La domanda che ogni donna si fa quando intraprende un percorso di cura per sé, la domanda che ad un certo punto sorge è: quando capirò che la mia PCOS è in remissione? Cancellerò mai la PCOS dalla mia vita?
Quando si riceve la diagnosi di PCOS, sono quasi sempre due i pensieri contrapposti che compaiono nella mente: “Beh, cosa sarà mai la PCOS? Sto bene, quindi è tutto ok, me ne occuperò poi…” ma contemporaneamente “…non riuscirò avere figli! Perderò il controllo del mio corpo! La mia pelle non migliorerà! Il diabete! Le malattie cardiovascolari! Il rischio di tumori! L’obesità!”
La PCOS è una condizione seria sotto tutti i punti di vista. Occorre dedicare attenzione ed è giusto andare fino in fondo perché capire bene, esattamente, quello di cui si soffre è necessario per controllare i sintomi e prevenire complicanze future. Sempre, con coraggio, soprattutto quando si parla di una sindrome subdola la PCOS. Ma se da una parte non è saggio e corretto sottovalutare, dall’altra è opportuno non vivere con l’angoscia e la paura di avere una condizione incurabile. Invisibile e immodificabile. Una condizione che vediamo solo noi e che nessuno può capire.
La vita cambia con la PCOS
La PCOS è una di quelle sindromi (non una malattia causata da un agente eziologico specifico) che scatena una serie di paure e incertezza. Non si sarà quali disturbi si avrà, non si sa se si potranno avere figli quando li si cerca, non si sa se si potranno mangiare ancora dolci e cose buone. E tanti altri dubbi e domande.
Ci si sente diverse, interrotte. Ci si sente un macigno addosso che mette angoscia (hai la PCOS, quindi avrai sicuramente il diabete fra qualche anno, avrai questo e quell’altro…), che paralizza e che condiziona profondamente le relazioni fra noi e gli altri, familiari, amici, partner. Ma prima di tutto, cambia le prospettive della nostra vita.
Lo leggo negli occhi delle donne entrano nel mio studio e che mi raccontano, angosciate, la loro storia. Occhi che vogliono sapere, vogliono capire e vogliono disperatamente trovare delle soluzioni per tornare a considerarsi “normali”, come prima di sapere della PCOS.
La PCOS ha una cura?
La PCOS è una sindrome con molti volti. Cambia nel corso della vita di una donna e non tutte le donne mostrano gli stessi sintomi così come ognuna ha, nel tempo, una evoluzione diversa. Non esiste una PCOS uguale ad un’altra. Questo rende la diagnosi molto difficile perché i criteri diagnostici ci sono e sono chiari ma le sfumature sono tante e non è semplice coglierle tutte e racchiuderle della Sindrome dell’Ovaio Policistico.
Perché qui, le ovaie non sono sempre le protagoniste. Non basta avere le ovaie aumentate di volume con un aspetto policistico (o multifollicolare) occorrono altri elementi per formulare la diagnosi.
Per ora non esiste ancora una cura definitiva alla PCOS ma i medici hanno molti strumenti per migliorare la tua qualità di vita. E’ fondamentale curare l’alimentazione e, quando è possibile, iniziare ad introdurre nella propria vita un po’ di attività fisica, piacevole e costante.
Quando capisco che la PCOS è in remissione?
Uso con molta cautela la parola “guarire” dalla PCOS. Attenzione: non perché non sia possibile, ma perché è una sindrome che ha basi genetiche, varie forme di presentazione che richiedono personalizzati approcci terapeutici.
Ma sai una cosa? Non solo puoi convivere con la PCOS senza che diventi un impedimento alla tua vita, ma puoi far sì che vada in quella che io chiamo “remissione”.
Non abbiamo al momento strumenti per cancellarla, ma esistono strumenti per attenuarla, farle perdere potenza, far sì che i sintomi siano così lievi da non considerarli più un problema.
Come puoi riconoscere i segnali giusti? Quando la PCOS sarà sulla strada della remissione? I segnali buoni sono questi:
- Il tuo ciclo naturale (senza pillola EP) avrà un ritmo mensile più prevedibile e regolare, ogni circa 22-40 giorni. Per molte donne il ciclo salta diversi mesi, a volte per anni o l’intervallo fra una mestruazione e l’altra è completamente imprevedibile (a volte il ciclo è di 21 giorni, altre di 35, poi di 28 giorni ma poi non compaiono per più di 50). Lo senti arrivare e percepisci un, anche solo timido, cambio di muco cervicale nel periodo dell’ovulazione;
- Il peso e le tue forme corporee cominciano a cambiare. La pancia ti sembra meno gonfia. I pantaloni che non riuscivi ad abbottonare sembra cadano meglio. La bilancia segna qualche chilo in meno. La tua insulino-resistenza sta migliorando e la secrezione di insulina è meno intensa.
- La tua pelle è più luminosa, meno grassa ed infiammata. Quando vedrai questo sul tuo viso e sul tuo corpo, vorrà dire che il livello di androgeni si sta normalizzando;
- Quando ti sembra che l’energia del tuo corpo sia costante dal mattino alla sera e che tu non ti senta più perennemente stanca, priva di ogni voglia di fare. Se hai ritrovato la voglia di fare molte cose nella giornata, sei positiva, non ti sembra di perdere le forze durante il giorno, allora sei sulla strada giusta;
- Sembra che la qualità del sonno sia migliorata e al mattino ti senti riposata, con i pensieri meno confusi, senza il cerchio alla testa;
- I dolci non ti interessano più come prima. Continuano a piacerti, ma il pacco di biscotti che prima ti metteva in difficoltà ora è nella dispensa aperto, e non hai intenzione di finirlo.
- Ti senti più sazia a porzioni più piccole. Non hai più quella terribile sonnolenza dopo il pasto e soprattutto ti dimentichi di fare gli spuntini. Arrivi al pasto bene, senza troppi cali e con la fame giusta a prepararti con calma il pasto senza spiluccare.
- Hai voglia di uscire con gli amici, hai piacere di stare con gli altri e non provi più né vergogna né paura di mangiare perché sai cosa sceglierai e non sarà un problema né per te né per gli altri, e finalmente ti godrai i momenti belli, senza sensi di colpa.
- Ti senti più sicura di te, tanto che le scarpe da ginnastica che erano nell’armadietto ora le consideri con maggiore interesse e magari le userai per stare fuori all’aperto, solo per il piacere di fare una bella passeggiata (non perché devi fare attività fisica).
La PCOS può regredire? La risposta è sì
Che cosa vorrei dire (e dico di persona) alle donne con la PCOS ogni volta che sento i loro racconti? Che si può uscire da questa frustrazione, dal vortice di tristezza, rabbia e rassegnazione che avvolge e coinvolge da quando hai saputo di avere la PCOS. Si può.
La PCOS non è una causa persa ma può fare un passo indietro nella tua vita. E’ una realtà, in cui i sintomi possono attenuarsi talmente tanto che la sindrome può arrivare a non rappresentare più un pensiero costante, dominante, condizionante nella tua quotidianità.
Non hai bisogno di diete estreme che “magicamente rivoluzionino il tuo metabolismo” (non esistono!) né di fare attività fisica pesante che non ti piace e che ti fa sentire stanca e dolorante. Non hai bisogno di togliere le cose buone della tua alimentazione, di togliere glutine, latte, tutti i carboidrati e gli zuccheri, tutti i grassi, mangiare solo alcune verdure e non altre e finir di mangiare alimenti esotici che non hai mai sentito nominare.
Il segreto è gestire correttamente gli alimenti, senza avere paura di nulla perché nella PCOS nessun alimento è pericoloso a prescindere (tantomeno la torta per il tuo compleanno!), ma tutti possono essere gestiti con la frequenza settimanale giusta, nella porzione adeguata alle tue necessità.
Hai bisogno di prenderti cura di te, con gentilezza, giorno dopo giorno, e la PCOS sarà realmente ad un passo dalla remissione.
Bibliografia
- The Rotterdam ESHRE/ASRM-sponsored PCOS consensus workshop group. Revised 2003 consensus on diagnostic criteria and long-term health risks related to polycystic ovary syndrome (PCOS). Hum Reprod 2004; 19: 41-47
- Cattaneo S. PCOS. Convivere con la sindrome dell’ovaio policistico. L’era dell’Acquario Ed. 2022.
- Bombelli F, Castiglioni MT. Ginecologia e ostetricia. Esculapio Ed. 2014