Quanta delusione quando il Test di gravidanza è negativo

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Quando il desiderio di maternità comincia ad essere frustrato a causa di problematiche relative alla fertilità, l’ansia e la delusione si fanno compagni molto presenti. Ed ogni volta che i ritardi nelle mestruazioni fanno ben sperare e inducono a fare il test di gravidanza, è poi in agguato la delusione, che spesso si ripete per molte volte. Il test negativo è un momento che molte donne vivono come una sentenza, un’esecuzione implacabile che genera un circolo vizioso di agitazione, frustrazione e poi rassegnazione. Un circolo che è bene non intraprendere ed al più presto interrompere.

Le donne che soffrono di PCOS vengono sempre messe al corrente di come questa sindrome incida negativamente sulla loro fertilità. Presentano irregolarità mestruali, come l’amenorrea (assenza del ciclo) o l’oligomenorrea (ciclo che compare solo raramente). Molte donne hanno problemi a rimanere incinte perché l’ovaio non rilascia gli ovuli: i follicoli non maturi si raggruppano e si formano così le cisti, all’interno delle quali gli ovuli maturano, ma queste ultime poi non scoppiano per rilasciarli. Queste informazioni sono corrette e doverose e riguardano meccanismi implicati nella biologia della riproduzione. Ma non dobbiamo interpretare i sintomi di un disturbo come una caratteristica immutabile della persona, come una condanna inappellabile. Mi spiego meglio: chi soffre della sindrome dell’ovaio policistico ha molte difficoltà a rimanere incinta, ma molte donne colpite da questo disturbo riescono comunque a concepire, sia in modo naturale sia usando tecniche di fecondazione assistita. Perché? Perché si curano!

In tanto è bene sapere che l’arco della fertilità della donna decresce con l’aumentare dell’età. Questo significa che la probabilità di rimanere incinta diminuisce all’aumentare dell’età. Per tutte le donne, insomma, dopo i 35 anni di età diventa più difficile concepire. Dunque per tutte il desiderio di maternità deve integrarsi con quello che si è, con la vita che si vive, con la realistica situazione esistenziale, che per tutte è differente. E’ bene tenere a mente che avere la PCOS non significa automaticamente non potere avere figli né significa essere “diverse”, aliene, inferiori alle altre donne. Che magari non hanno la PCOS ma vivono condizioni di vita o si trovano in stati emotivi o di stress che ugualmente interferiscono con il progetto genitoriale. Lo so che non pare vero: ma il 20% delle infertilità è psicogeno, cioè non dipende da cause organiche rilevabili. Sono insomma moltissime le donne che per svariati motivi, magari squisitamente psicologici (ma non per questo meno seri e incisivi) faticano a soddisfare il loro desiderio di diventare madri.

Il nostro corpo e la nostra mente sono due realtà profondamente interconnesse, in grado di influenzarsi reciprocamente. Le idee che nutriamo nei confronti di noi stesse, della nostra condizione, non rimangono confinate nella nostra mente, non sono soli “idee” o semplici “stati d’animo”: ogni vissuto comporta contemporaneamente un correlato biochimico e neuroendocrino, che investe ogni organo, distretto e sistema del nostro corpo. E’ molto importante allora che ci prendiamo cura di cosa pensiamo, di cosa prefiguriamo. Il pessimismo, l’ansia, la rassegnazione diventano fattori estremamente nocivi per la nostra salute: e se ci facciamo prendere dalla spirale della delusione, entreremo in un vortice senza fine che piano piano diventerà il nostro primo problema, il fattore più importante nel causare proprio quello che non vogliamo. Stiamo dicendo che l’ansia crescente, la concentrazione ossessiva sul concepimento, la frustrazione che porta pensieri negativi (perfino quello di smettere di curasi) creano un forte stress, una situazione psicofisica compromessa che poi diventa il primo nemico proprio del nostro grande desiderio. Non è un caso se molte donne rimangono incinte in vacanza, durante l’estate o in occasione di un viaggio, in un contesto diverso da quello della vita quotidiana. Ecco qualche consiglio.

  1. La delusione di un test negativo è inevitabile. Ma il tuo corpo vive di cicli, è già entrato in una nuova fase: non rimanere prigioniera di un momento che è già trascorso e finito. Apriti con fiducia allo scorrere della vita. Smettila di pensare che sei sfortunata, che sei l’unica a non riuscire a realizzarti, che non c’è niente da fare. Altrimenti creerai uno stato molto noto e studiato in psicologia: la profezia che si autoavvera. Le nostre convinzioni, il rimuginare senza sosta su un risultato che ci preoccupa e spaventa, che non vogliamo, crea uno stato emotivo negativo e struttura comportamenti ed atteggiamenti così suggestionati da quello spauracchio da produrlo effettivamente. Piuttosto, sfrutta questo fenomeno a tuo vantaggio, perché la profezia autoavverante funziona anche con le idee positive! Vivi serenamente ed in maniera appagante, serena e ricca la tua vita, pensando che stai costruendo le basi per un futuro di serenità per te, la tua coppia e la famiglia che si formerà. Godi di ogni bel momento, di ogni successo e pensa che sta andando sempre tutto meglio e che il momento di diventare madre è davvero una probabilità cui sei pronta.
  2. Non impostare la tua vita sull’ossessione di avere un figlio o la vita sessuale diventare una “prestazione”. Il tuo obiettivo deve essere vivere, fare esperienze, acchiappare occasioni, cercare soddisfazioni. Rendi la tua vita ricca, coltiva interessi, relazioni affetti. Cerca di avere molti desideri, molti obiettivi, tanti traguardi: immagina il tuo futuro ricco di elementi… tra i quali, anche un tuo bambino. La ricerca spasmodica della gravidanza la allontana, perché crea ansia e genera stress, rende meccanica ed un’autentica la vita sessuale, sopprime il desiderio di sensualità. la coppia diventa triste e l’orizzonte si chiude su lacrime e rabbia.
  3. Riduci al massimo le fonti di stress: fisiche e psicologiche. Lo stress infatti induce il nostro organismo a rilasciare un particolare ormone, il cortisolo, che può contribuire a mantenere elevata la glicemia nel sangue e di conseguenza  peggiorare l’insulino-resistenza, un sintomo chiave della PCOS. Dunque rimanda ogni impegno non urgente, coltiva i tuoi interessi, circondati di persone serene e allontana quelle che ti disturbano. cura molto bene il sonno e il riposo. Prenditi molti momenti di intimità con il tuo compagno: parentesi dove coccolarsi come meglio vi garba, attività insieme, divertimenti condivisi, gesti affettuosi reciproci, relax a due. Molti studi sottolineano l’importanza di praticare tai chi, yoga, meditazione e mindfulness.
  4. Prenditi cura della tua salute con attenzione, come il trattamento terapeutico della PCOS raccomanda. Disponiti a quella che io chiamo “vita da atleta”: non stai facendo penitenza, non è una punizione lo stile di vita che ti serve. Anzi: è un programma di “bellessere” che ti assicurerà la salute. Ma tu dal canto tuo devi metterci l’impegno di un atleta che sa che per avere risultati non si può strapazzare né trascurare le variabili fondamentali alla base della salute. Prima di tutto la dieta e poi il leggero fitness. Dunque segui il programma della biologa nutrizionista, fatti aiutare dalla psicoterapeuta se ti senti in difficoltà psicologica, fai esercizio fisico in maniera regolare ma non esagerata. Sapendo che anche la medicina ginecologica ha a disposizione farmaci che, nel caso siano indicati, possono essere utilizzati. E anche l’agopuntura. Forza: tieni alti e lussureggianti i tuoi desideri.

Autore: Barbara Alessio

Mi chiamo Barbara e sono una psicologa psicoterapeuta psicodiagnosta. Da quasi 25 anni accompagno le persone in percorsi di crescita, cura, sviluppo. Parlo alle donne per aiutarle nel loro cammino, per non lasciarle sole, per ascoltarle, sostenerle, sciogliere i loro dolori e spronarle a prendere in mano la loro vita e la loro salute. Psicologa con iscrizione all'Ordine degli Psicologi del Piemonte n. 1839.

Leggi i commenti (8)

    1. Ciao Cosimo!
      Grazie mille per il tuo commento, siamo felici di sapere che hai trovato interessante il nostro articolo 🙂

  1. Salve, soffro di ovaio policistico da anni, e da circa 6mesi non ho il ciclo. Ora credo di essere incinta ed ho effettuato tre test nel giro di un mese e mezzo ma tutti con esito negativo.(il primo dopo un mese, il secondo dopo 20giorni e il terzo dopo una settimana) Mi chiedo però se le cisti possano non far rilevare la gravidanza. I test sono Clearblue e li ho effettuati di mattina, bevendo poco il giorno prima

    1. Ciao Chiara!
      Ci scusiamo per la replica tardiva ma ti rispondiamo perché la tua domanda potrebbe essere la stessa che altre donne si stanno ponendo.

      Il test di gravidanza è solitamente un test fai da te molto preciso ed è comunque l’unico modo iniziale per venire a conoscenza di una gravidanza. Se il risultato è negativo può significare che non c’è stata nessuna fecondazione oppure che si è in una fase ancora troppo precoce che non permette di evidenziale le beta HCG (gli ormoni prodotti nelle fasi iniziali della gravidanza). Le cisti, non sono responsabili di alterazioni dei risultati del test di gravidanza.

      Speriamo che in questo periodo tu abbia risolto questa situazione e ti auguriamo il meglio 🙂

  2. Articolo positivo ed incoraggiante! Da più di un anno cerchiamo di avere un figlio. Ora sto facendo la cura di progesterone e mi è finalmente tornata la mestruazione dopo più di un anno di assenza.
    1. Quali sono i giorni più fertili? Quelli poco prima di assunzione di progesterone?
    2. Il fatto che veda meno segni sul mio corpo (meno acne, meno peli) significa che sto migliorando?
    3. Ci sono esercizi fisici utili a migliorare la fertilità?
    4. Ho nausea e vertigini da quando prendo sinopol e progesterone, la dott.ssa mi ha detto di continuare comunque, va bene secondo lei?
    Grazie di cuore!
    Pensieri positivi di gioia a voi!

    1. Grazie di cuore, Lisa! Siamo felici di sapere che hai trovato il nostro articolo positivo e incoraggiante 🙂

      Rispondiamo in ordine alle tue domande:
      1. Per rispondere a questo è necessario saper individuare il momento dell’ovulazione (che cambia di donna in donna). I segnali fisici che il nostro corpo può darci sono il cambiamento del muco vaginale, ma non sempre sono percettibili o evidenti.
      In alcuni casi potrebbe essere utile il test predittivo di LH (ma anche questo con molte riserve) in altri casi è necessario fare un controllo ecografico se non ci sono segni premonitori. In linea generale, se il ciclo è regolare, avviene poco prima di assumere il progesterone, intorno al 13-15 giorno, ma è molto difficile essere precisi, soprattutto non conoscendo il tuo caso.

      2. Il fatto che veda miglioramenti sul tuo corpo è di certo un buon segno!

      3. L’esercizio fisico è importante per la fertilità soprattutto nella misura in cui migliora la salute del nostro corpo e ci libera dalle tensioni e stress emotivi, anche quelle delle quali non abbiamo coscienza.
      Noi proponiamo spesso lo yoga come attività consigliata per le donne con PCOS: hai già dato uno sguardo al nostro video corso online?
      Qui trovi raccolte tutte le video lezioni, comprese alcune specifiche per la fertilità (lezioni 17, 18, 19, 20): https://www.lotusflowerpcos.com/corso-di-yoga/

      4. Per quello che riguarda la nausea legata all’assunzione dei farmaci e dell’integratore, concordiamo con il parere della dottoressa (l’unica, avendoti visitato) ad avere voce in capitolo: occorre continuare finché ovviamente gli effetti collaterali non sono fuori controllo estremamente ingestibili.

      Prima di salutarvi ti consigliamo di porre le stesse domande anche alla tua dottoressa: i medici sono lì per aiutarci, se qualche domanda in più ti fa sentire più sicura non esitare a farla 🙂
      Grazie per il tuo contributo e per i pensieri positivi di gioia che ci hai riservato: ricambiamo e incrociamo le dita per te 😉

  3. Sto leggendo questo interessante articolo proprio dopo aver avuto l’esperienza di nuovo negativa di un test che stavolta pensavo potesse essere positivo. Ho l’ovaio policistico.. Diagnosticato un anno fa.. La mia più grande ansia in realtà nasce dal non sentirmi seguita adeguatamente.. Nessun ginecologo mi ha fatto fare esami ormonali.. Solo il classico ‘stia tranquilla’.. Ho smesso la pillola da fine febbraio.. A marzo e maggio ho avuto il ciclo abbastanza regolare (di circa 33 gg).. Questo mese ancora niente.. Prendo Sinopol da mesi.. Speravo almemo mi regolasse davvero il ciclo.. Vedremo.. Sto migliorando l’alimentazione.. Cerco sempre di stare positiva ma a volte è difficile.. Spero di trovare i giusti professionisti che ora mi possano seguire nella nuova città in cui mi sono trasferita.

    1. Cara Linda,
      le donne con PCOS spesso si sentono “sole”: è un sentimento comune a molte che deriva proprio dal non sentirsi comprese, non sentirsi seguite abbastanza dal medico, sentirsi sole con la propria sindrome e i propri desideri di maternità senza sapere quando accadrà. Navigando tra gli articoli di questo nostro blog ne troverai conferma.

      Affidarsi ad un medico specialista è fondamentale: i professionisti, oltre a prendersi cura della nostra salute, ci rassicurano perché grazie alla loro esperienza sono in grado di farci comprendere cosa accade al nostro corpo. La relazione medico paziente è fondamentale anche per la gestione dello stress e dell’ansia: fidarsi e affidarsi è importante, sapere di poter contare su qualcuno a cui rivolgersi per eventuali dubbi.
      Ti auguriamo di cuore di trovare presto un esperto ginecologo (e/o endocrinologo) da cui farti seguire e ti siamo vicine nella tua ricerca.

      A volte è difficile restare sempre positive, ma siamo certe che ci riuscirai: la tua ricerca di una gravidanza è iniziata da poco e, anche per le donne che non soffrono di PCOS, passano sempre diversi mesi prima di raggiungere l’obiettivo. Perché, oltre alla qualità e regolarità del nostro ciclo concorrono una serie di fattori importanti, non per ultimo lo stress.

      Fai bene a curare l’alimentazione e non smettere: la gestione della pcos passa anche e soprattutto dall’equilibrio di ciò che portiamo in tavola, in aggiunta ad uno stile di vita sano e attività fisica costante.
      Uno degli articoli più recenti, sempre della dott.ssa Barbara Alessio, parla proprio dell’ansia da concepimento. Se ti fa piacere leggerlo, lo trovi qui: https://www.lotusflowerpcos.com/stop-ansia-da-concepimento/

      Un caro saluto e dita incrociate per te.
      Contattaci quando vuoi, siamo qui per te 🙂

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