C’è grande fermento nella comunità scientifica intorno ai benefici della berberina per le donne con PCOS. Ma di berberina di parla da molti anni.
Utilizzata da tempo immemore in Cina come trattamento per il diabete e l’infertilità, la berberina è un’erba che si sta rivelando molto interessante per trattare – e prevenire – molti sintomi associati alla PCOS.
Che cos’è la berberina
La berberina è un metabolita vegetale appartenente al gruppo degli alcaloidi isochinolinici con una forte attività biologica e farmacologica. La medicina tradizionale cinese conosce bene sua azione e la introduce nei suoi protocolli per la cura di molti disturbi infiammatori da quelli gastrontestinali, a quelli neurologici e metabolici.
Attualmente, la berberina sta ricevendo un notevole interesse per la sua attività antitumorale basata su numerose vie biochimiche, in particolare per la sua attività proapoptotica (induce l’autodistruzione delle cellule tumorali) e antinfiammatoria.
Nonostante la sua bassa biodisponibilità, che l’industria farmaceutica ha notevolmente potenziato, mostra grande interesse con principio attivo antiobesità e antidiabetico.
La berberina fa dimagrire?
E’ ancora presto per dirlo, ma gli studi vedono la berberina coinvolta nella riduzione del contenuti in grassi (trigliceridi) all’interno degli adipociti che costituiscono il tessuto adiposo, soprattutto a livello del grasso viscerale. In più, sul lungo periodo, la berberina inibisce la trasformazione dei pre-adipociti in adipociti maturi.
Diversi studi dimostrato una buona perdita di peso e una riduzione del BMI, insieme ad una riduzione della secrezione dell’ormone dell’appetito, la leptina, che stimola l’appetito. Magari la berberina non spingerà verso una perdita di peso significativa ma sicuramente è utile a migliorare la composizione corporea e ridurre la massa grassa.
In più, grazie alla sua funzione regolatrice dell’insulino-resistenza e della dislipidemia, la berberina può essere un potenziale agente nella sindrome metabolica.
E dal punto di vista metabolico?
La berberina è stata paragonata alla metformina, con cui condivide alcuni elementi del meccanismo d’azione (ma senza alcun effetto collaterale) ed ha un brillante effetto sulla riduzione dell’insulino-resistenza. Quindi cosa dicono gli studi? Ovvero, quali sono i benefici della berberina nella PCOS?
Berberina e PCOS: tutti i benefici
- Aumenta la fertilità e la gravidanza. È stato dimostrato che la berberina migliora l’ovulazione nelle donne affette da PCOS e migliora i tassi di gravidanza con il trattamento IVF. La berberina da sola ha regolarizzato il ciclo mestruale e il tasso di ovulazione in donne con PCOS in amenorrea da almeno 3 mesi.
- Abbassa il testosterone. Nelle donne con PCOS il livello di androgeni è circa 20 volte più alto delle donne senza PCOS. Uno studio ha rilevato che l’utilizzo di berberina per 3 mesi ha ridotto significativamente i livelli di testosterone totale e gli androgeni liberi, oltre ad aver aumentato i livelli di globulina legante gli ormoni sessuali (SHBG) (che si lega al testosterone e lo rende inattivo), come e meglio di quanto sia in grado di fare la metformina.
- Riduce il colesterolo e migliora il profilo lipidico. È stato inoltre dimostrato che la berberina favorisce l’escrezione del colesterolo dal fegato alla bile e inibisce un degli enzimi più importanti per la produzione di colesterolo nel fegato.
- Migliora la salute dell’intestino. La berberina, a differenza della metformina, svolge una funzione di protezione della barriera intestinale aumentando la produzione di acidi grassi a catena corta (SCFA), utile nutrimento per i batteri buoni nell’intestino.
- Ha una azione positiva sull’acne. Le ricerche dimostrano che, grazie al suo effetto antilipogenico sulle ghiandole sebacee, la berberina è considerata una scelta sicura, ben tollerata ed efficace nelle persone con acne da moderata a grave. Alcuni studi hanno dimostrato un miglioramento dell’acne fino al 45% dopo sole 4 settimane.
La notizia bomba: la berberina riduce l’insulino-resistenza
Sì. Questa è la sua azione più importante nella PCOS: riduce l’insulino-resistenza e i livelli di glucosio in modo paragonabile all’azione della metformina.
Almeno la metà delle donne con PCOS presenta insulino-resistenza. L’eccesso di insulina è una risposta compensatoria che può indurre l’ipofisi a rilasciare una grande quantità di LH. Un eccesso di LH può inibire la sintesi della globulina legante gli ormoni sessuali (SHBG), aumentare gli androgeni liberi e ciò influisce pesantemente con la salute delle ovaie. Una catena che andrebbe interrotta alla base, come riesce a fare la berberina.
Precisamente, la berberina abbassa la glicemia senza richiedere una stimolazione della produzione pancreatica di insulina. I meccanismi d’azione potrebbero essere molti, ma il miglioramento della trasmissione del segnale insulinemico all’interno delle cellule sensibili all’azione dell’insulina, sembra essere il principale.
E’ un po’ come fare attività fisica dopo il pasto. Come l’effetto dell’uso dell’aceto per condire l’insalata.
Ha una azione specifica a livello ovarico: a livello della teca aumenta i recettori GLUT-4, il che migliora l’insulino-resistenza, potenziando l’ovulazione e migliorando il tasso di fertilità.
La berberina, come l’inositolo, ha tutte le carte in regola per aiutare concretamente le donne con PCOS perché tanti sono i benefici. Può agire in autonomia o diventare una trattamento di supporto alla terapia medica con metformina e/o con la terapia ormonale. Nessuna interazione pericolosa ma anzi, sembra che abbia una azione sinergica con questi farmaci nell’indurre l’ovulazione e migliorare l’insulino-resistenza.
Quanta berberina assumere?
La dose standard di berberina è di 900-1500 mg al giorno, suddivise in 2 dosi, possibilmente. In generale la dose negli integratori italiani è di 1000mg al giorno, soprattutto nella forma fitosomata per migliorarne l’assorbimento intestinale.
La berberina deve essere assunta durante i pasti, o poco dopo, per sfruttare il picco di glucosio e di lipidi nel sangue associato al pasto.
Effetti collaterali della berberina?
La berberina è generalmente considerata sicura e ben tollerata, ma ci sono alcune precauzioni da considerare.
Dosi elevate (o superiori alla propria tolleranza) di berberina possono causare crampi e diarrea. Per evitare il disagio, è bene assumere la dose giornaliera raccomandata nell’arco della giornata, non tutta in una volta. La berberina può interagire con antibiotici come l’azitromicina e la claritomicina e può può limitare l’assorbimento della metformina.
L’assunzione di berberina non è sicura durante la gravidanza. È probabile che attraversi la barriera placentare e possa danneggiare il bambino. La berberina non è sicura da assumere durante l’allattamento perché può essere trasferita al bambino nel seno.
Sii prudente se stai assumendo altri farmaci come antidepressivi, beta-bloccanti o immunosoppressori, perché la berberina può alterare i livelli di questi farmaci nel sangue.
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