PCOS awareness month

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Settembre si tinge di verde acqua e si prepara al PCOS Awareness Month (: il mese della sensibilizzazione e delle donne che soffrono di Sindrome dell’Ovaio Policistico.

Una iniziativa nata per creare consapevolezza verso una problematica estremamente diffusa, e che riguarda le donne in età fertile colpendole nel loro intimo, nella femminilità e che, se non gestita adeguatamente, ne mette a rischio la salute futura.

Sappiamo che la PCOS riguarda una percentuale di donne altissima al 7 al 15%, sappiamo che non ha una cura specifica, ma viene trattata con farmaci scelti in funzione dei sintomi più evidenti di presentazione (irregolarità mestruali, acne, eccesso di peli, caduta dei capelli, insulino resistenza, infertilità, ecc.). La PCOS non è solo un problema ginecologico, ma riguarda il metabolismo in generale aumentando fortemente il rischio di diabete, malattie cardiovascolari, rischio aumentato di sviluppare cancro all’endometrio.

È una sindrome snobbata, poco conosciuta, scarsamente presa in considerazione perché se è vero che non mette a repentaglio la vita di nessuna donna, di sicuro ne peggiora la qualità. Con cosa si interviene? Con i farmaci il più delle volte, pillola anticoncezionale in primis. Ma questo non sempre risponde alle esigenze delle donne con PCOS.

Occorre curare lo stile di vita. Bene, sulla carta è tutto facile. Ma come? Con dieta ed esercizio fisico. Ma quali? In che modo? Con che frequenza? E mille altre domande. La scienza con i suoi necessari protocolli, non ha ancora dato delle risposte esaustive. Perchè non si sta allineando alle esigenze delle donne, ognuna delle quali porta con sè facce diverse della PCOS.

Possiamo fidarci di studi che riportano risultati sullo stile di vita condotti su 3 mesi di osservazione? Possiamo confrontare la nostra vita con quella delle donne americane o indiane o africane o ancora cinesi? Siamo diverse, per cultura, abitudini, alimenti del territorio, ambiente e ritmi di vita.

Abbiamo bisogno di dati italiani, di studi che partano da qui, fatti per le donne italiane. Io sono pronta a lavorare per voi. Il mio dottorato di ricerca è iniziato e con questo sto mettendo a punto una linea di ricerca che raccolga i casi di ognuna per capire e trovare insieme la via migliore di intervento. Il lavoro sarà molto, duro e lungo, ma io ho tutta la pazienza che serve.

Il PCOS awareness month è tutto questo. Voglia di cambiare, insieme alla spinta e alla motivazione di fare di più attraverso manifestazioni, convegni, simposi organizzati prevalentemente in America dove i ricercatori e gli esperti di tutto il mondo usciranno dai loro laboratori e dai loro studi medici, per confrontarsi con le donne e con tutti i loro problemi.

E poichè parlare fra di noi, non basta, le luci dei luoghi più significativi e le attrazioni più conosciute del mondo si accenderanno di verde acqua (http://pcosawarenessmonth.org/pcos-lighting-events/). Per richiamare l’attenzione verso questa sindrome silenziosa.

È un modo per crescere insieme, per capire in che direzione convogliare le forze della ricerca e dell’approfondimento e creare una rete di donne unite, più forti e più coraggiose.

È ora di alzare la testa, di non accettare passivamente e fare qualcosa di concreto per se stesse, per parlare di sè senza vergogna e senza la paura di essere giudicate.

Autore: Stefania Cattaneo

Sono Stefania Cattaneo e sono una biologa nutrizionista, appassionata di fotografia e di nutrizione applicata alle donne. Lavoro online, per arrivare a tutte le donne, in Italia e nel mondo, che soffrono di PCOS nelle sue varie forme di presentazione. In questo blog, farò del mio meglio per aumentare le tue conoscenze sulla PCOS, una condizione medica, difficile, complicata, delicata ma con la quale si può imparare a convivere. Iscritta all'Ordine Nazionale dei Biologici con numero d'iscrizione: AA_067629.