Quando si immagina di vivere emozioni forti, quelle belle emozioni che rimarranno nella memoria per sempre, non si ha mai l’idea di quanto grandi realmente lo siano.
Sali sul palco, con un bel vestito addosso, parli davanti ad un pubblico fatto dei migliori esperti del mondo, e ti racconti.
Racconti di te, del tuo progetto, dei tuoi sacrifici, di tutte le energie spese per una causa grande. Quella di essere al fianco alle donne che convivono con la PCOS. Aiutare le donne a riprendere in mano la loro vita, aiutarle a ritrovare loro stesse, ad uscire dalla paura, dando loro la forza di non essere più vittime di una sindrome di cui ancora poco si sa, ma di essere protagoniste della loro salute e del loro futuro.
Ad Orlando ho ricevuto un premio importante, chiamato “International Advocacy Leadership Award”, riconosciuto da PCOS Challenge Inc. The National Polycystic Ovary Syndrome Association, la più importante associazione di donne con PCOS degli Stati Uniti. Un premio riservato a chi offre un contributo concreto all’impegno e alla diffusione della conoscenza della sindrome, nel mondo.
Una serata importante dove sono stati consegnati riconoscimenti a Florence P. Haseltine MD, PhD (fondatrice di Society for the Advancement of Women’s Health Research), Debbie Wasserman Schultz (membro del Congresso degli Stati Uniti per la Florida), Roger Marshall MD (membro del Congresso degli Stati Uniti per il Kansas), Megan Eunpu (Miss DC for America 2019) ed Amy Medling (fondatrice di PCOS Diva).
Io sono salita su quel palco, con un bel vestito rosso, ho ricevuto un premio internazionale dall’altra parte dell’oceano, e so di non esserci salita da sola. Sono salita con la forza delle donne che lavorano con me tutti i giorni a LotusflowerPCOS, ma sono salita su quel palco, anche con la forza delle donne che ho aiutato (e quella di donne che conoscerò) a non essere più la faccia della PCOS, che non vogliono più avere lo stigma addosso di questa sindrome, che non si sentono più “ammalate di PCOS”, ma che hanno ripreso in mano la loro vita e la affrontano con sicurezza e determinazione.
Io non ho avuto paura, perchè c’eri anche tu, e l’ho sentito. Ecco le mie parole ad Orlando.
“Signore e signori, buona sera.
Quando guardando un film si sogna di salire su un palco per ricevere un premio importante come questo, non immagini nemmeno la metà delle emozioni che realmente si provano a starci sul serio. La realtà è molto più grande dei sogni. Sogni che difficilmente arrivano ad immaginare tutto questo.
È riduttivo dire che questo momento sia uno dei più importanti della mia vita. Perchè è molto di più di questo.
Bene, vi confesso, che quando ho iniziato a scrivere questo breve discorso di ringraziamento, ho messo a dura prova il mio Mac perchè la commozione mi coglieva parola dopo parola. Non immaginavo che fossero testasti per resistere ad un fiume di lacrime di felicità, eppure funziona ancora!
Io sono una nutrizionista, che vive in un microscopico paese del Nord Italia, talmente piccolo che nemmeno compare negli atlanti geografici più dettagliati.
Eppure nel mio piccolo studio, da sola, accolgo ogni anno circa 2500 persone, la maggior parte sono donne con PCOS, a cui dedico tutta, ma davvero tutta me stessa, senza riserve, perchè ognuna ha una storia e ognuna va presa per mano ed accompagnata.
Tre anni fa ho creato qualcosa di nuovo, che in Italia non c’era: un blog che parla solo di PCOS, che da informazioni scientifiche basate sulle ricerche, che offre tutto il supporto necessario ad una donna che scopre qualcosa che prima non conosceva di sè, che spaventa, che non si sa come gestire. Come tutte le cose nuove sembra un salto nel vuoto, qualcosa che tutti guardano con scetticismo, ma che ora tutti guardano con interesse e speranza.
Ho appena scritto un libro, che uscirà fra poco. 430 pagine di esperienza mia e del mio team di esperte. Senza sponsor, senza aiuti, ma con la voglia di fare qualcosa di buono e utile per chi ne ha bisogno. Di capire, di conoscere, di affrontare a testa alta senza paura, di quello che potrà succedere domani, ma per affrontare il presente e ritrovare sè stesse. Perchè le donne con PCOS non sono solo una sindrome, non sono la faccia della PCOS. Sono delle donne, con un corpo, un’anima, tante emozioni e al contempo tante fragilità.
Qualche volta si condividono le tristezze e lo sconforto ma qualche volta di gioisce per una nuova gravidanza che arriva, per esempio, o per aver ritrovato un corpo che non piaceva e non rispondeva più, per aver ritrovano la loro femminilità che sembrava perduta. Donne che rifioriscono come un fiore di loto fa.
Insomma, questa sembra solo la mia serata di donna che vive in un piccolo paese sconosciuto dall’altra parte del mondo, ma è la serata di tutte le donne che si mettono a disposizione per una causa in cui credono senza riserve, lavorando senza sosta, dandosi al 100% per le altre donne.
Quindi grazie. Grazie perchè qualcuno di speciale ha creduto nelle mie possibilità, perchè qualcuno che mi sta accanto, mi da la forza di andare avanti, e a qualcun’altro che si è affiancato a me e sta percorrendo il mio stesso cammino.
Sono emozionata, grazie.”