Sindrome premestruale ed emozioni

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La Sindrome Premestruale è un insieme di sintomi psico-fisici che si manifestano nella seconda metà del ciclo mestruale, che crea disagi ed uno stato generalizzato di grande malessere. Oggi sappiamo che lo stress incide negativamente: è vero che la sindrome prevede tensione ed abbassamento del tono dell’umore ma è altrettanto vero che uno stile di vita sbagliato o una situazione emotivo-affettiva avversa possono esacerbarla e peggiorare il dolore del corpo e della mente. Cosa è bene sapere e cosa fare per stare meglio.

Si parla di Sindrome Premestruale proprio perché si tratta di una varietà di manifestazioni che riguardano il corpo e gli stati d’animo, con importanti ripercussioni psicologiche su comportamenti ed atteggiamenti, che certamente causano difficoltà e in qualche modo compromettono la qualità dell’esistenza nella settimana che precede le mestruazioni o nei giorni immediatamente ad esse antecedenti. Generalmente la sintomatologia assomma gonfiore e dolorabilità al seno ed alla zona pelvica, forti mal di testa, ritenzione idrica e gonfiore, stipsi ed acne; ma è il peggioramento dell’umore a preoccupare di più, perché può causare problemi nelle relazioni famigliari e lavorative. Le donne si sentono facilmente irritabili, ansiose, facili al pianto ma anche a crisi repentine di rabbia e collera, provano una stanchezza profonda. Possono sentire vissuti depressivi, vivere scontri, sentirsi oggetto di critiche o avere la sensazione di essere incapaci e senza vie di uscita. A ciò si aggiungono attacchi di fame nervosa e difficoltà nel riposo notturno.

A cosa è dovuta? Sono i fisiologici cambiamenti ormonali che riguardano il ciclo mestruale ad essere responsabili dei sintomi che le donne sperimentano, con effetti a catena che coinvolgono l’intero sistema psicofisico, fino a quando i cambiamenti della fase successiva non ripristinano un altro equilibrio, che comporta la scomparsa della sintomatologia descritta. Sappiamo che si modifica il livello del progesterone, degli estrogeni, della prolattina e dell’aldosterone; e diminuiscono alcune endorfine, quei neurotrasmettitori (BDNF, serotonina, dopamina) che produciamo normalmente e che sono responsabili delle sensazioni di benessere e del rispetto dei ritmi corporei.

Cosa possiamo fare per curare il nostro benessere in quei giorni così delicati? Intanto dobbiamo subito notare che non tutte vivono quella fase in maniera così negativa: ci sono donne che davvero notano un cambiamento vistoso ed altre che a stento avvertono un po’ di stanchezza e magari la voglia serale di cibi dolci. Se i meccanismi che regolano il ciclo sono ovviamente identici in tutte le donne, è lo stato globale di salute a definire l’impatto che i cambiamenti ormonali avranno sulla persona e la comparsa, o meno, dell’imponente corredo di sintomi prima descritti. Insomma: lo squilibrio ormonale da solo non basta a spiegare la Sindrome Premestruale, che altrimenti sarebbe automatica, generalizzata ed identica per tutte dal menarca alla menopausa. Gli studi mostrano come questa problematica sia più incisiva all’aumentare dell’età della donna, dunque nell’ingresso in fasi della vita più complesse e difficili, piene di responsabilità, dove spesso resta poco spazio per l’ascolto profondo e rispettoso di noi stesse e dei nostri bisogni, dove si vivono perdite affettive importanti (lutti dei genitori, separazioni, cambiamenti di vita, vissuti negativi circa l’invecchiamento, allontanamento dei figli). I disturbi che riguardano il ciclo possono segnalare una vissuto ambivalente o conflittuale nei confronti della femminilità o possono indicare che viviamo un’esistenza che non lascia sufficiente spazio ai nostri bisogni di donna. Il fatto stesso che noi si abbia “un ciclo” significa che nell’arco di un mese si alternano diverse capacità e caratteristiche della femminilità. Nella prima parte c’è l’apertura all’altro, la forza e la lucidità dell’azione e della programmazione; nella seconda metà del ciclo si impongono la centratura sull’interiorità, il ritiro e la riflessione. Viviamo tuttavia in una società che comprime ancora la donna in ruoli sociali imposti, in cliché di comportamento, in ritmi “maschili”: quando il corpo si ribella, c’è qualcosa da ascoltare, che dobbiamo fare per noi, cui abbiamo rinunciato o che ci siamo costrette ad accettare.

La Sindrome Premestruale non è un accidente nefasto che inesorabilmente ci colpisce in quanto femmine: può essere la spia importante di una situazione di malessere che può avere una centratura psicologica o discendere da un modo di vivere non pienamente rispettoso dei nostri ritmi e dei nostri bisogni. Agendo sullo stile di vita possiamo allora prenderci meglio cura di noi, col risultato di un miglioramento sullo stato generale di benessere… e di una significativa riduzione della sintomatologia premestruale.

Non dobbiamo mai dimenticare che la nostra salute dipende al 70% dal nostro stile di vita: tutte le ricerche confermano come siano i comportamenti verso noi stesse, la vita di relazione, l’alimentazione, le tecniche di gestione dello stress e l’attività fisica ad essere i veri strumenti per presidiare la salute. Ecco allora il nostro programma di benessere per vivere positivamente il ciclo mestruale:

  • scegli un’alimentazione corretta, che eviti alcolici, caffeina, cibi salati e privilegi cibi freschi. La biologa nutrizionista è il più valido alleato contro ogni malattia!
  • cura il sonno: dopo le 19 non fare attività fisica e riduci gli impegni. Vai a letto entro le 22,30, dopo una tisana. Dormi al buio, in ambienti freschi, senza fonti di luce e dispositivi elettronici accesi. Via il cellulare dal comodino!!!
  • ottime tutte le tecniche di rilassamento, in particolare la mindfulness, lo yoga e il Tai chi
  • fai regolare attività fisica moderata
  • interrogati sulle relazioni che coltivi nella tua vita: chiediti di cosa hai bisogno, che cosa stai tralasciando. Ragiona su cosa ti manca e su cosa ti fa soffrire come donna. Forse il rapporto col corpo? Col passare degli anni? Con le occasioni perdute e le mancate realizzazioni? O la situazione sentimentale e/o sessuale. Forse ti senti sola o ci sono delle paure che cerchi di evitare e che comunque si fanno sentire.
  • riposa e riduci il ritmo nella seconda metà del ciclo, non saturare le giornate e le serate di impegni ed attività

Ogni dolore e difficoltà è l’occasione per riflettere sulla nostra vita, su cosa è prezioso per noi, su cosa ci serve. E possiamo sempre chiedere aiuto.

Autore: Barbara Alessio

Mi chiamo Barbara e sono una psicologa psicoterapeuta psicodiagnosta. Da quasi 25 anni accompagno le persone in percorsi di crescita, cura, sviluppo. Parlo alle donne per aiutarle nel loro cammino, per non lasciarle sole, per ascoltarle, sostenerle, sciogliere i loro dolori e spronarle a prendere in mano la loro vita e la loro salute. Psicologa con iscrizione all'Ordine degli Psicologi del Piemonte n. 1839.

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