Intervista Clio Make Up

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È stato un onore ed un piacere rispondere alle domande del team di Clio Makeup. Una donna che ho sempre ammirato per la semplicità e la vicinanza a tutte le donne. Un progetto il suo blog, che dona leggerezza e voglia di volersi bene, attenzione e confronto fra esperienze di donne alle donne. Esattamente come Lotus Flower PCOS: donne che hanno voglia di riprendersi in mano la loro vita e le loro scelte quotidiane. Ecco l’intera intervista. Buona lettura!

  1. Cos’è il Progetto Lotus (flower PCOS)?

Lotus Flower PCOS è un progetto online interamente dedicato alle donne in particolare alla donne che soffrono di Sindrome dell’Ovaio Policistico (PCOS). Sono una biologa nutrizionista ed ho creato questo progetto online per sensibilizzare le donne verso questa sindrome e per fornire informazioni affidabili, basate sull’evidenza scientifica. Io ed il mio team di esperte: Ambra, Barbara, Lavinia, Valentina e Rachele, abbiamo creato un contenitore di informazioni per rispondere alle domande più frequenti che le donne si pongono quando hanno a che fare con questa sindrome. Il nostro è un punto di vista non-medico ma finalizzato alla salute, legato al benessere delle donne con PCOS, che non devono sentirsi “ammalate”.

Ho creato questo blog multi-autore per essere al fianco delle donne e fornire supporto e aiuto sulla gestione della PCOS nella vita quotidiana. Tutto, per prevenire le conseguenze a lungo termine di questa sindrome, che includono malattie cardiovascolari e metaboliche oltre ad un aumentato rischio di sviluppare patologie tumorali.

  1. Che cos’è la sindrome dell’ovaio policistico (e micropolicistico)?

La Sindrome dell’Ovaio Policistico non è una malattia ma una sindrome, ovvero un insieme di disturbi che riguardano l’equilibrio endocrino e che intaccano la femminilità delle donne. Le attuali stime inquadrano la PCOS come un disordine estremamente diffuso nelle donne in età fertile, perché riguarda il 5-15% delle donne fra i 15 ed i 45 anni. Purtroppo la metà delle donne con PCOS non sa di averla. Cosa comporta? Segni e sintomi molto importanti e ben conosciuti dal mondo femminile: irregolarità mestruali o senza di ciclo mestruale, acne, eccesso di peli su viso e corpo in posizioni tipicamente maschili, ansia e depressione e vari sintomi metabolici come alterazioni dell’equilibrio di zuccheri nel sangue (glicemia ed insulina) e difficoltà a perde peso o facilità ad ingrassare.

Non è tutto: la Sindrome dell’Ovaio Policistico incrementa di rischio di sviluppare diabete di tipo 2 dopo i 40 anni, infertilità, malattie cardiovascolari e tumore dell’endometrio.

Non esistono certezze su quale sia la causa della PCOS: fattori genetici, familiarità, inquinamento ma anche cattiva alimentazione e sedentarietà. Di certo invece si sa che non esiste un farmaco specifico per curarla ma solo alcuni principi attivi che il medico decide di prescrivere alla paziente quando presenta condizioni conclamate come alterata glicemia, peli in eccesso, acne o irregolarità mestruali.

Tutti i più importanti ricercatori del mondo sono concordi su un punto: il trattamento di prima linea deve essere il miglioramento dello stile di vita che include sana alimentazione e attività fisica costante.

  1. C’è differenza tra sindrome dell’ovaio policisitico e cisti ovariche (o ovaio micropolicistico?)

Sì, esiste. Quando il medico effettua una ecografia dell’addome può diagnosticare la presenza di cisti ovariche o micropolicisti. Più del 30% delle donne in età fertile manifesta questa condizione ma nessun altro sintomo. Questa è una condizione benigna non presenta conseguenze ed è legata biologicamente alla non corretta maturazione dei follicoli che rimangono inattivi nell’ovaio. In una piccola percentuale di casi si manifestano delle irregolarità mestruali ma solitamente il riscontro è casuale e non comporta problemi di fertilità.

Per la diagnosi di Sindrome dell’Ovaio Policistico, il medico ha bisogno di avere altri elementi. Secondo i Criteri diagnostici di Rotterdam del 2003, occorrono 2 su 3 di questi elementi: irregolarità mestruali o assenza di ovulazione, presenza di cisti nell’ovaio, acne o irsutismo o elevati livelli di androgeni nel sangue. Quindi non tutte le donne con PCOS hanno cisti nelle loro ovaie, secondo questo metodo di diagnosi.

  1. Quali sono i primi segnali di questa sindrome, e come si diagnostica?

È una condizione seria ed occorre, per prima cosa, rivolgersi al medico di famiglia che eventualmente invierà a specialisti (ginecologo, endocrinologo, dermatologo) per approfondimenti.

I campanelli d’allarme sono: il ciclo che non arriva ogni mese, peli sul mento, crescita di peli a livello del pube o sul petto ma acne e caduta dei capelli. Altri sintomi più subdoli sono l’aumento di peso ingiustificato da un eccesso di cibo, la stanchezza, la depressione. Anche alcuni imbrunimenti della pelle intorno al collo, sotto le ascelle o a livello del linguine: si chiama Acanthosis nigricans ed è un segno di insulino-resistenza tipico della PCOS con complicanze metaboliche.

Spesso ci si accorge di avere questa condizione quando si cerca una gravidanza, che tarda ad arrivare.

  1. Quali sono i miti da sfatare riguardo l’ovaio policistico?

Avere cisti ovariche non comporta alcuna conseguenza a lungo termine ma quando è presente la Sindrome dell’Ovaio Policistico sì, e sono anche molto serie, come è stato detto, a livello metabolico e circa il rischio di sviluppare malattie croniche.

  1. Quali sono le conseguenze fisico/estetiche di questo disturbo? E per quanto riguarda la pelle, ci sono dei cosmetici o componenti da evitare?

Le conseguenze fisiche sono molto variabili. Ci sono donne con PCOS che non mostrano alcun segno particolare: sono perfettamente in forma, hanno una pelle pulita e non hanno peli in eccesso. Qui i segni sono piuttosto nascosti ma comunque presenti. La maggior parte delle donne invece, presenta un peso eccessivo ed adiposità localizzata nella parte alta del corpo (addome, torace, schiena), diradamento dei capelli sulla fronte e peli in eccesso (baffi, mento, petto e zone tipicamente maschili). Sono peli scuri e tenaci, particolarmente fastidiosi per le donne con PCOS.

La pelle presenta spesso eccesso di sebo con vari livelli di gravità di acne ed inestetismi. Il suggerimento di Rachele, membro del team Lotus flower PCOS è di utilizzare detergenti delicati e rispettosi del pH cutaneo, oil-free e non comedogenici.

  1. In che modo una vita sana (dieta, sport, yoga, ecc.) può influenzare positivamente la situazione?

Migliorare la qualità della vita fa la differenza. Molti studi hanno dimostrato che la PCOS è correlata ad alti livelli di infiammazione, alterazione dell’equilibro degli ormoni dello stress (cortisolo, in primis) ed un aumento del livello di insulina e/o difficoltà della sua azione ormonale a livello dei tessuti e, infine, modificazione della composizione corporea con aumento della massa grassa. Tutto porta all’eccesso di ormoni maschili e un cattivo funzionamento delle ovaie.

Occorre interrompere il circolo vizioso della PCOS: mangiare sano, eliminare gli zuccheri semplici, dolci e snack, ridurre i grassi ed preferire grassi vegetali come l’olio extravergine di oliva, fare movimento per controllare la glicemia, stimolando i muscoli ed il metabolismo. Il miglioramento sarà decisivo, il livello di benessere migliorerà rapidamente ma occorre non dimenticarsi che questi cambiamenti devono essere duraturi, perché la PCOS può essere una compagna di vita per moltissimi anni.

  1. (La sindrome del) L’ovaio policisitico può comportare conseguenze anche a livello psicologico?

Sì, molti studi hanno evidenziato una stretta correlazione fra PCOS, ansia, depressione, bassi livelli di autostima e disturbi del comportamento alimentare. Sintomi molto seri, che non possono essere sottovalutati. Come afferma la Dott.ssa Barbara Alessio, psicologa e psicoterapeuta del team Lotus Flower PCOS, anche i disturbi nelle relazioni di coppia sono molto frequenti ed abbassano la qualità della vita. Non bisogna avere paura di chiedere aiuto agli esperti, stare meglio si può e si deve.

  1. Come di può migliorare la situazione sotto questi fronti, e come si inserisce a questo proposito il progetto Lotus (flower PCOS)?

Il mio personale obiettivo, e quello del mio team, è raggiungere ogni donna che, a causa della PCOS o di problemi correlati, conduce una vita al di sotto delle proprie possibilità, chiudendosi in sé stessa per vergogna o perché non comprende cosa sta accadendo al proprio corpo.

Siamo pronte a rispondere alle domande ed ad essere di supporto e vogliamo spronare le donne con questa Sindrome a valorizzarsi attraverso la cura della pelle e dei capelli, tramite la scelta di vestiti alla moda che mettano in evidenza le parti di cui essere orgogliose e nascondere i piccoli difetti e incoraggiarle a fare attività fisica costante. Parleremo di alimentazione e di argomenti più tecnici e scientifici e li tradurremo in facili e gustose ricette, per nutrire il corpo correttamente e in modo bilanciato.

Ma siamo pronte a parlare anche di argomenti delicati come le emozioni e le relazioni di coppia.

Insomma, dalle donne alle donne: insieme per condividere, scambiare esperienze e sostenerci.

Autore: Stefania Cattaneo

Sono Stefania Cattaneo e sono una biologa nutrizionista, appassionata di fotografia e di nutrizione applicata alle donne. Lavoro online, per arrivare a tutte le donne, in Italia e nel mondo, che soffrono di PCOS nelle sue varie forme di presentazione. In questo blog, farò del mio meglio per aumentare le tue conoscenze sulla PCOS, una condizione medica, difficile, complicata, delicata ma con la quale si può imparare a convivere. Iscritta all'Ordine Nazionale dei Biologici con numero d'iscrizione: AA_067629.