Ti piacerebbe conoscere una tecnica semplice ed efficace per imparare a mangiare in tranquillità e in maniera controllata? Per aiutarti a seguire la dieta accostandoti al cibo in modo nuovo e misurato? Ottenendo molti benefici per la salute? In consapevolezza, liberandoti finalmente delle abbuffate e del costante errore di mangiare troppo e troppo in fretta? Sai che esiste una pratica semplice ma potente in grado di aiutarti a risolvere i problemi con il cibo? Si chiama Mindful Eating.
Il nostro corpo va custodito: la nostra salute va presidiata ed il cibo è il nostro miglio amico per garantirci di stare bene. Nessuno però ci insegna “come” mangiare. Moltissime donne hanno problemi con il cibo e la maggior parte delle donne che deve adottare regimi dietetici particolari per questioni di salute (come nel caso della PCOS) vive con enorme angoscia e sforzo il cambiamento e la necessità di controllare l’alimentazione. La buona notizia è che tutto questo dipende dalla nostra mente e che possiamo liberarci dalla schiavitù della convinzione di avere problemi con il cibo; la “cattiva notizia”, se così possiamo definirla, è che tutto dipende da noi. Già, cambiando la nostra impostazione mentale possiamo modificare i nostri comportamenti, ottenendo risultati straordinari se… saremo disposte a sostituire i vecchi schemi malsani con nuovi schemi più salutari. Che devono diventare abitudini, buone abitudini: una pratica di consapevolezza e benessere. Ecco: per qualcuno questa è una cattiva notizia: perché non si tratta di adottare qualche tecnica educativa per un periodo limitato, piuttosto si deve imparare un nuovo modo di mangiare. Che diventerà il nostro stile, l’esercizio quotidiano di benessere. Un’abitudine, una pratica quotidiana.
Dicevo: sai che la sovra-alimentazione, la tendenza a mangiare in quantità eccessiva e ad abusare di spuntini (costituiti da carboidrati e grassi) dipende dall’associazione che viene fatta tra alimentazione e stati d’animo? Mangiamo per sentirci meglio: ci pare sia così, ma ingurgitiamo cibi scorretti, che ci tolgono energie e ci ammalano in molti modi, in modo frettoloso e sregolato, pensando ad altro e mentre siamo occupati in altre attività. È il cosiddetto “comfort eating”, la fame emotiva e nervosa, una piccola porta per l’inferno dei disordini e dei disturbi dell’alimentazione. Bene: se ti fermi un attimo e prendi atto di questo meccanismo, della catena di emozioni e gesti che in stato di dissociazione mentale metti in atto siamo sulla buona strada per modificare questo atteggiamento. E per liberati dell’insoddisfazione di te stessa e dell’ansia per il cibo che ti devasta, vero? Per fare di ogni pasto un rito di benessere, di rilassamento e serenità che nutre corpo, mente e spirito. La Mindfulness, l’approccio meditativo alla base della Mindful Eating, è scientificamente dimostrata quale efficace strumento di contrasto di tutte le dipendenze. Siamo noi le uniche custodi del nostro corpo, della nostra alimentazione e della nostra salute: sta a noi imparare a sentirci a nostro agio. Senza colpevolizzarci per essere prive di volontà: non siamo colpevoli di nulla ma siamo responsabili nel cambiare o meno lo schema errato adottando un comportamento equilibrato.
Il primo passo è sapere che si deve disinnescare il circuito fra sensazione-desiderio-cibo: tutto dipende da come ti sei abituata a gestire le tue emozioni. Ovvero sedandole, temendole come il diavolo, spegnendole immediatamente. Non vuoi sentire ansia né rabbia né paura, niente mai frustrazione o sconforto. Appena queste sensazioni insorgono, appena la spiacevolezza si fa strada nella mente dobbiamo cercare il modo di tranquillizzarci: il cibo è sempre facilmente disponibile e a causa delle catene biochimiche che mette in moto e delle modulazioni neuronali viene scelto quello capace di stimolare velocemente il centro del piacere. Un’onda di benessere ci invade. Poi subentrano il senso di colpa bruciante ed una vergogna acuta: sono debole, non valgo niente, sono priva di volontà, non ce la farò mai, ho rovinato tutto. Bene: il cibo merita invece di essere un momento di godimento ed apprezzamento generale. Se comprendi i tuoi pensieri, se smetti di scappare, se impari a coltivare calma e soddisfazione per ogni istante che vivi uscirai dal circuito vizioso.
Devi impegnarti nel fermare il rimuginio mentale, quel rimanere avvinghiata e ripiegata su pensieri, preoccupazioni ed intenzioni ossessivamente ripetute nella mente. Travolta da ruminazioni su cose che sono già capitate, che temi capiteranno o desideri si avverino. Insomma: su tutto quello che non è nel momento presente. Devi smettere di pensare e fare altro mentre stai mangiando. Per mangiare in consapevolezza, essere realmente presenti devi smettere di pensare ad altro e concentrarti sull’esperienza che stai facendo. Non masticare le tue preoccupazioni, rabbie e paure: mastica il tuo buon cibo e nient’altro. Concediti il tempo di nutrirti. Siediti, in un luogo tranquillo. Ti stai fermando per un momento di pace. Magari devi attendere famigliari ed amici: ah che piacere poter stare finalmente seduti, rilassati, a respirare per qualche minuto concentrandoci sulla progressiva distensione del torace, dell’addome, delle spalle e degli arti. Hai presente quando ti stendi al sole d’estate? Ecco: lo stesso piacere puoi viverlo ogni momento in cui decidi di fermarti per il pasto o spuntino. Prima di tutto senti felicità perchè ti puoi fermare e godere la pausa: quello è un cibo, anche se non è un alimento. Ti servi con calma la tua porzione. E poi con lentezza puoi dedicarti ad osservare con piacere cosa stai per mangiare, annusarlo e sorriderne, assaporarlo di gusto, lentamente. Concentrati sul sapore che si sprigiona in bocca.
Mangiare in consapevolezza significa concederci un attimo di autentico break: sedersi, respirare, prestare attenzione solo al cibo e alle persone intorno a noi. Possiamo allora entrare in contatto con l’appetito reale che abbiamo in quel momento. Ascoltati. Mangia perché hai fame o solo perché è l’ora canonica? E quanta fame hai? Sei sazia o stai ripulendo ogni contenitore solo perché il cibo è a disposizione? Stai esagerando perché ingoi quasi in apnea? Rallenta. Posa la forchetta. Sorridi e concedi attenzione a chi ti sta di fianco. Poi riprendi con calma, gustando la tua porzione. Se fai attenzione, ti dai il tempo e rimani calma senti che il tuo corpo riconosce anche quanto mangiare.
Pensaci bene, vivi travolta da emozioni e preoccupazioni, ti trovi a raccontare infinite varianti di eventi e paure, coltivando astio, rabbia e scoramento, generalmente criticando gli altri e te stessa. Si tratta di imparare a coltivare l’abitudine alla serena soddisfazione. Se agisci sui tuoi pensieri, sulla brutta abitudine di non controllare i pensieri, ne ridurrai il flusso negativo e prorompente, il loro impattare in maniera terribile sulla tua stabilità minando il senso di sicurezza, di calma e di fiducia. Lo so che fatichi a crederci: eppure migliaia di ricerche in tutto il mondo dimostrano come la Mindfulness abbia profondi effetti benefici sulla dieta, sulle abitudini alimentari e la fame nervosa, sui problemi di dipendenza. L’abitudine alla consapevolezza produce salute. Ti fa sperimentare concretamente come non siano gli stati emotivi ad avere il controllo su di te (ricordi? Prima dicevo che l’irrompere di emozioni negative scatena il bisogno di sopprimerle attraverso il cibo, facendoti credere di non riuscire a mantenere il controllo di te stessa e delle tue azioni). Puoi anche avere avuto una mattinata difficile, un litigio, una preoccupazione per qualcosa che ti sta capitando: ma sono solo emozioni, sensazioni che parlano delle tue paure. Puoi calmare la tua mente, acquietare quelle emozioni e goderti il presente, il gusto della pausa e di quello che stai mangiando. Perché la vita è fatta di tanti aspetti: farti divorare dagli stati d’animo non ti aiuta risolvere i problemi, quelli non sono pensieri ma la brutta abitudine del rimuginio, che toglie energia alla vita. Al piacere che invece sta in moltissimi gesti della quotidianità e nel momento del pasto: se imparo a godermelo. Sempre.
Cosa vuol dire che la Mindful Eating è una pratica? Che non ti serve a tenere la dieta per un periodo limitato. È uno stile di vita che ti serve a stare in salute nel corpo e nella mente. Che ti dà sicurezza, equilibrio e stabilità. Permettendo al corpo di utilizzare la sua intelligenza naturale. Noi di Lotus Flower possiamo insegnartelo.