Vite frenetiche, fatte di incastri, di imprevisti dell’ultimo minuto, tra lavoro, famiglia e impegni di ogni tipo. Vi suona familiare? E se qualcuno vi proponesse di fare la spesa in campagna, per comprare frutta e verdura biologica direttamente dai produttori? Sembra quasi fantascienza, per noi abituati alla comodità del supermercato sotto casa in cui troviamo tutto a qualunque ora.
Eppure grazie a Youfarmer questa utopia diventa realtà: perché anche – anzi, soprattutto – noi che viviamo in città possiamo e dobbiamo mangiare prodotti di qualità. Farm to table, come si dice nel mondo anglosassone: ecco l’obiettivo di questa start-up innovativa che consegna a domicilio i prodotti di aziende agricole d’eccellenza, su tutto il territorio nazionale. E per le nostre lettrici il primo mese di consegne è al 50% di sconto con il codice RivoluzioneBio!
Ne abbiamo parlato con Valerio Carconi, marketing manager di Youfarmer e fondatore del progetto insieme a Lorenzo Cilli.
Com’è nato il progetto Youfarmer?
Io e Lorenzo siamo di origini abruzzesi. Da molti anni viviamo a Milano e un po’ come tutti abbiamo subito cominciato a sentire la mancanza di verdura e frutta buone e fresche nella nostra alimentazione: quello che trovavamo nei supermercati non era paragonabile con quello a cui eravamo abituati, ovvero i prodotti coltivati dai nostri genitori nei loro orti di famiglia.
Da quest’esigenza è nata un’idea: perché non provare a proporre un vero Km zero, lavorando con le migliori aziende agricole, senza intermediari?
E dall’idea è nata prima una start-up (nella primavera del 2017) e quindi l’azienda vera e propria, fondata nel 2018.
Che cos’è Youfarmer e cosa lo differenzia da altri servizi analoghi?
Youfarmer è la prima piattaforma al mondo che permette di “adottare” un orto che viene coltivato da aziende agricole biologiche e/o biodinamiche certificate, poste in prossimità dei centri urbani di grandi dimensioni.
Questo permette di avere prodotti freschissimi: quello che viene raccolto al mattino nell’orto viene recapitato in poche ore ai destinatari. I prodotti agricoli inoltre non fanno magazzino perché vengono spediti da una sola azienda agricola. Naturalmente sono presenti solo varietà stagionali, nel rispetto dei cicli della natura.
Il cliente che si abbona al nostro servizio paga una fee mensile che comprende anche la consegna a domicilio fin sulla porta di casa. Da poco abbiamo anche dato il via a un progetto di collaborazione con le aziende attente al benessere dei dipendenti: consegniamo frutta fresca biologica in ufficio, settimanalmente, per le pause dei lavoratori.
Inoltre siamo completamente plastic-free, in modo tale che la plastica non entri mai a contatto con gli alimenti.
Come vengono selezionate le aziende con cui collaborate?
In primo luogo chiediamo le certificazioni che attestano i metodi di agricoltura biologici e biodinamici. Ma non solo. C’è chi ha fatto del biologico la sua “ragione di vita”: sono queste le aziende d’eccellenza con cui lavoriamo.
Consideriamo poi, come accennato, la distanza dal centro urbano di riferimento: questo per garantire la massima freschezza del prodotto e la massima sostenibilità dei trasporti.
Inoltre, valutiamo positivamente la possibilità dell’azienda di accogliere i visitatori: la presenza di un punto ristoro, di parcheggio e gli orari apertura al pubblico.
Non da ultimo consideriamo la visione imprenditoriale di chi governa l’azienda. Non tutti infatti hanno interesse e considerano importante estendere il mercato in questa direzione.
Quali sono le zone in cui è attivo il servizio?
Siamo attivi su Milano e provincia, Monza e Saronno, Roma, Reggio Emilia e Pescara. Spesso collaboriamo anche con realtà locali, come l’azienda Di sana pianta a Reggio Emilia che fa anche ricerca ed educazione alimentare.
Perché è importante consumare prodotti biologici e biodinamici?
La nostra attenzione al biologico è maniacale. Per questo scegliamo aziende medio grandi (da 10 a 50 ettari) che mitigano la possibilità di essere inquinate sia da agenti atmosferici sia da aziende limitrofe che usano metodi convenzionali.
Alcuni studi hanno dimostrato come i prodotti coltivati con metodi convenzionali siano altamente inquinati e come questi inquinanti siano poi presenti nelle urine di chi li consuma. Questo non accade con il biologico, proprio perché le piante non assorbono queste sostanze – la cui più famosa è il glifosato – dal terreno.
L’importanza del biologico nell’alimentazione per le donne con PCOS
Lo sostengo con fermezza, da nutrizionista e poi in veste di consumatrice in prima persona: ognuno dovrebbe scegliere cosa mettere in tavola un po’ come facevano le nostre nonne. Solo verdura e frutta di stagione, quella che si raccoglieva con le proprie mani, per realizzare delle ricette sane fatte di pochi ingredienti, ma di grande qualità.
Le donne che soffrono di PCOS hanno bisogno di avere sulle loro tavole prodotti sani e sicuri, “biologici” in una parola. Innumerevoli studi internazionali, uno fra tanti la review pubblicata nel 2016 Fertility and Sterility (Environmental determinants of polycystic ovary syndrome, Merkin, et al. Fertil Steril. 2016 Jul;106(1):16-24), hanno evidenziato che diversi inquinanti fra cui il bisfenolo A (BPA), la diossina, gli erbicidi, i pesticidi – e la lista potrebbe allungasi ancora ed ancora – oltre che dotati di un alto potenziale cancerogeno, possono interferire con il funzionamento del sistema neuro-endocrino, alterando sia la qualità ovulatoria nelle donne, che la qualità dello sperma nei partner.
Questo potrebbe essere dovuto a una riduzione dell’efficienza epatica a detossificare le sostanze tossiche che si verifica con maggiore frequenza nelle donne con PCOS rispetto alle donne non affette dalla sindrome.
La frutta e la verdura non possono essere sostituiti da nessun integratore, anche il più completo e costoso. Nessuna pillola è in grado di sostituire il potere saziante, le vitamine fresche ed attive, i sali minerali di un prodotto appena colto dalla pianta e coltivato con sapienza al ritmo delle stagioni e senza l’uso di pesticidi e concimi chimici. Il gusto è inimitabile, mangiare le verdure diventa un piacere e quando sono biologiche e naturali non hanno bisogno di essere arricchite di intingoli ricchi di calorie, ma sono buone anche con una cottura semplice e leggera.
E considerato che le verdure e la frutta deve comparire più volte nel corso della giornata e delle giornate della nostra vita, allora la scelta si fa cruciale. Abbiamo il dovere di essere attente alla genuinità e alla sicurezza di quello che compriamo.
Certo, la verdura e la frutta vanno preparate, lavandole con cura, tagliate in pezzi, cotte e servite. È un processo lungo, lo so, ma è il prendersi cura di sé, attraverso gesti che riportano alla lentezza, ma anche e soprattutto alla salute.
Questo articolo è realizzato in collaborazione con Youfarmer – La rivoluzione bio. Per avere il 50% di sconto sul primo mese di abbonamento inserisci il codice RivoluzioneBio.