Inutile soffermarci su quanto sia importante condurre una vita sana che includa alimentazione e attività fisica regolare…probabilmente lo dicono già tutti! Ma la cosa più importante è specificare il perché, spiegandone la motivazione che porta a questa conclusione nella sindrome della PCOS.
La PCOS a livello metabolico presenta disturbi paragonabili al diabete mellito di tipo 2, ovvero “insulino resistenza” con conseguente accumulo di grasso addominale. Di cosa si tratta? L’insulina è un ormone prodotto dal pancreas che ha il compito di permettere al glucosio di penetrare nelle cellule per poi essere utilizzato come fonte di energia; se l’effetto di questa insulina non è sufficiente a far penetrare il glucosio nelle cellule si va incontro al fenomeno dell’insulino resistenza che si traduce in alti livelli della glicemia anche a digiuno. A questo punto la produzione di insulina aumenterà per mantenere costanti i livelli di glucosio nel sangue. Ecco perché intervenire con il movimento è utile… il muscolo attivo è più sensibile all’azione dell’insulina!
L’attività fisica deve però essere intensa, proporzionalmente al livello di allenamento! Muoversi è sempre meglio che stare fermi, ma se lo si fa, meglio farlo con accortezza, tenendo conto anche della distribuzione dello sforzo nell’arco della settimana. La soluzione migliore è avvicinarsi con gradualità al movimento, dando tempo al fisico di adattarsi ad un successivo incremento. A questo proposito l’esercizio fisico aerobico come la camminata veloce, la corsa e la bicicletta aiutano, insieme agli esercizi con sovraccarico (pesi), il miglioramento del sistema cardiovascolare e della forza muscolare con conseguente riduzione della glicemia, dovuta ad un aumento del consumo energetico a riposo. Presi in considerazione questi concetti, necessari per iniziare a comprendere di cosa parleremo, vi aspetto per il prossimo aggiornamento che sarà ancora più interessante e ci condurrà verso attività sempre più mirate!
“La mentalità vincente è fare dell’esercizio fisico una scelta di vita da mantenere il più a lungo possibile”.
