Quasi tutti abbiamo sempre sentito parlare di allenamento aerobico senza sapere esattamente di che cosa si trattasse e soprattutto a cosa servisse! Beh sicuramente non è semplice da spiegare, poiché tutto parte da una spiegazione scientifica che si basa su quelli che vengono definiti “sistemi energetici” che sono rispettivamente: anaerobico alattacido, anaerobico lattacido, aerobico. Nonostante non si possano precisamente rendere indipendenti l’uno dall’altro, tralasciamo i primi due per poterci soffermare sul terzo. Parlando in modo molto semplice, il sistema aerobico viene attivato in continua presenza di ossigeno nel corpo, consentendo una combustione mista tra zuccheri e acidi grassi.
La domanda successiva è: quali saranno le attività in cui si predilige l’attività aerobica e qual è la loro funzione? Bene, la risposta parte dal semplice per poi complicarsi lievemente. La nostra vita quotidiana si basa su un’attività aerobica continua, seppur a bassa intensità; infatti il nostro cuore non raggiunge mai frequenze troppo elevate da non consentirci di continuare l’attività che stiamo svolgendo, se non in casi specifici. L’attività aerobica viene poi, oltre che nella vita di tutti i giorni, identificata in una serie di sport come: corsa, nuoto, bici…ma sempre nel rispetto di alcuni parametri relativi alla frequenza cardiaca, e cioè il numero di battiti al minuto del nostro cuore.
A livello molto teorico per restare nel metabolismo aerobico ed eventualmente migliorarlo, è necessario non superare circa l’80% della frequenza cardiaca massima. E’ovvio che non tutti siamo a conoscenza della nostra “frequenza cardiaca massima”, quindi per ricavarla avremo bisogno di una formuletta (226 – ETA’), il cui risultato ci permetterà di calcolare la percentuale che abbiamo citato. Giunti a questo punto, non è forse opportuno tentare di eseguire questo calcolo prima di proseguire con le numerose informazioni che ancora ci attendono?