Ogni capello che cade è un tuffo al cuore, e se guardandoti allo specchio vedi addirittura un diradamento… l’ansia e la paura, salgono dallo stomaco come una vampata di sconforto, per quello che ti sta succedendo, pensando di non poterlo più recuperare.
La disperazione è la reazione più naturale. Ma piangere, farsi prendere dallo sconforto o nascondersi e chiudersi in casa non faranno ricrescere più rapidamente i capelli. Lasciare andare le emozioni fa bene, ma poi occorre tirare fuori la voglia di fare qualcosa di concreto per sé stesse. Passare dalle lacrime all’azione, si può e si deve quando è il momento giusto. Così ci si informa, si legge, si comprano e si provano prodotti, si guarda su internet… Ma la rete è una fonte infinita di informazioni, a volte vere, a volte non corrette, parziali, difficili da interpretare.
Quindi, per fare chiarezza, abbiamo chiesto ad una vera esperta del settore: Serena, di www.lasciampista.it. Il suo motto è: “Insieme è meglio che sole” e noi di Lotus Flower PCOS non possiamo che non condividere e chiedere il suo parere.
Le abbiamo chiesto consigli specifici per le donne con PCOS. Quelle che domande che sembrano banali e scontate ma che sono la base del benessere delle nostra chioma.
-
Serena, partiamo dal lavaggio: quante volte a settimana vanno lavati i capelli di chi ha una caduta androgenetica?
SERENA: Eccoci! Prima di tutto vorrei specificare che quando si parla di alopecia bisogna prestare molta attenzione per questo motivo consiglio sempre di affidarsi a dermatologi e tricologi medici che sappiano indirizzare alla terapia specifica e personalizzata.Naturalmente in questo caso io potrò solamente parlare di shampoo “cosmetici”, che si potranno utilizzare anche tutti i giorni se in grado di rispettare il cuoio capelluto.
-
Come è possibile riconoscere i prodotti giusti per il lavaggio, da quelli che invece peggiorerebbero la situazione?
SERENA: Più che prodotti giusti o sbagliati direi che è meglio parlare di prodotti veramente adatti alla propria esigenza. Il mio consiglio è quello di utilizzare prodotti delicati, i quali ingredienti principali risulteranno inevitabilmente meno schiumogeni rispetto a quelli che si trovano in commercio.
-
Lo facciamo tutti e sempre ma forse non rispettando davvero i capelli, ovvero, come si lavano i capelli? Ci sono gesti che permettono di averne cura anche in questa fase così delicata?
SERENA: Ritengo che lavare i capelli sia un gesto abituale a cui prestiamo troppa poca attenzione, che merita oggi più che mai di essere osservato più da vicino.
L’approccio a questo dunque avrà come caratteristica una gestualità mirata soprattutto al cuoio capelluto, più che ai capelli. Movimenti circolari effettuati solo con i polpastrelli e mai con le unghie che andranno a stimolare il microcircolo sanguigno.
-
E poi come possiamo asciugarli con rispetto? Senza stressarli e cuocerli, insomma…
SERENA: Potremo iniziare a togliere l’eccesso d’acqua tamponandoli dolcemente con un asciugamano in microfibra, senza centrifugarli ne strizzarli. Successivamente asciugandoli eliminando definitivamente il bocchettone del phon così da evitare aggressioni sia al cuoio capelluto che alla struttura dei capelli.
-
Esistono dei gesti quotidiani che possano stimolare il cuoio capelluto a mantenere la sua buona funzionalità?
SERENA: La spazzolatura. Altro gesto per me fondamentale per stimolare il microcircolo sanguigno. No alle spazzole qualunque però. Le consiglio rigorosamente in legno con i dentini tondeggianti che non strappino, ne elettrizzino i capelli. Capaci di riprodurre un lieve massaggio alla cute, senza MAI graffiarla. Rigorosamente da capello asciutto. Già, la spazzolatura non dovrà mai e poi mai essere effettuata da capello bagnato, il quale (in questa fase) verrà pettinato solo ed esclusivamente con le sole mani.
-
Tagliare i capelli, fa bene a questo genere di caduta?
SERENA: Altro mito da sfatare il taglio dei capelli. Se ci fermassimo un attimo a riflettere da dove nascono i capelli sarebbe così evidente da non porsi neanche il quesito! La spuntata purtroppo serve SOLAMENTE ad eliminare la parte danneggiata, ma ahimè non a rinforzare.
-
Serena, pensiamo sempre che le tinture facciamo male, è davvero così? Quali accorgimenti sono da chiedere al parrucchiere di fiducia per rispettare capelli e cuoio capelluto delle donne con PCOS?
SERENA: Le colorazioni chimiche a lungo andare portano inevitabilmente ad un danneggiamento della struttura del capello.Personalmente amo utilizzare le erbe, stratificano e rivestono il capello senza fargli del male, donandogli riflessi meravigliosi e corposità.
-
Qual è la tua opinione circa le fiale per capelli? Quali sono le caratteristiche che dovrebbero avere per essere davvero efficaci in questo caso?
SERENA: Le fiale cosmetiche che si trovano abitualmente in commercio lasciano il tempo che trovano. Diverse invece sono quelle composte da farmaci, le quali vengono anch’esse applicate localmente. Utili ed efficaci anche le compresse (medicinali) per la cura di tale situazione. Queste Logicamente verranno prescritte da medici specializzati.
-
Quando la caduta è stata così copiosa de evidenziare lo sfoltimento sul vertice della testa, mettendo in luce il bianco dello scalpo, come si può intervenire? Esistono dei trucchetti che possano minimizzare l’inestetismo?
SERENA: Direi che si può optare per degli ombretti momentanei che si possono applicare localmente. Sarà un po’ come truccarsi la mattina, si sceglie il tono di base tra quelli proposti e si applica con un pennellino proprio come se fosse make up, a modi ombretto. Si elimina facilmente con una spazzolata (il che farà sempre bene), ma soprattutto maschera momentaneamente allentando il disagio. Perchè non provare se ci fa stare bene?
-
Infine, la caduta androgenetica è davvero irreversibile? Qual è la tua esperienza e i consigli che ti senti di dare alle donne PCOS che leggeranno le tue parole?
SERENA: Dichiarare se è o non è irreversibile è certamente una grande responsabilità. Posso dirti però che affidarsi a persone davvero competenti in materia può essere di grande aiuto. Esistono esperti che dedicano e hanno dedicato anni allo studio di inestetismi e patologie del cuoio capelluto che lavorano con etica, ma soprattutto con il desiderio di giungere alla risoluzione del problema. O almeno ci provano, ma sempre in maniera onesta. Sembra scontato, ma purtroppo non lo è! Io come sempre sostengo che insieme è meglio che sole e che, se posso e soprattutto rientra nelle mie competenze sono qua a disposizione più che volentieri.