Amati comunque sei

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Ti è mai capitato di passare momenti disperati davanti lo specchio, provando praticamente ogni capo presente in guardaroba convinta di non aver nulla da indossare perché “intanto mi sta male tutto”? Ti succede di rifiutare all’ultimo minuto un invito perché ti sembra di non avere nulla da mettere, ti senti gonfia e goffa, inguardabile? Il rapporto con il proprio corpo e la propria immagine è delicato. Dobbiamo imparare ad avere cura ed amore di noi stesse: uno dei modi per farlo è di fare “una buona manutenzione” ai nostri stereotipi, ai preconcetti ed ai pregiudizi che letteralmente indossiamo (come un paio di occhiali) quando ci guardiamo allo specchio, ed implacabili, spariamo sentenze e condanne su come siamo fatte. Ci sentiamo invariabilmente inadeguate e diverse, arriviamo ad odiarci spesso finendo per attivare quella spirale di autocommiserazione che ci conduce a consolarci col cibo. Mettendo a repentaglio non solo la linea ma proprio la salute. Sentite cosa ho da dirvi.

La taglia e il peso sono due numeri angoscianti per moltissime donne. Praticamente le uniche due coordinate all’interno delle quali disegniamo la nostra autostima. Se i due numerini in questione ci paiono troppo elevati, non siamo più capaci di attribuirci alcun valore, nessuna bellezza. Ti svelo il primo segreto: tutti combattiamola stessa battaglia, più o meno tutte abbiamo le stesse paure. Abbandona la fantasia di essere l’unica sfigata: è falsa.

Fermati un momento sulle immagini femminili che da ogni parte ti assalgono: guarda bene, sono tutte pubblicitarie. Il corpo della donna è usato come un richiamo irresistibile: per cosa? Per vendere. Per far acquistare di più. L’immaginario di tutti quanti è abitato da corpi perfetti e quindi irresistibilmente desiderabili di per sé. Icone potentissime, che veicolano immediatamente la voglia di identificarsi con loro, di fare come loro, di atteggiarsi e imitarli, di avere ciò che hanno loro (ecco che scatta la propensione all’acquisto di ciò che stanno pubblicizzando). Questo è il motivo per cui tutte le donne che vediamo intorno a noi su riviste, social, tv sono fatte con lo stampino. Perché sono un artefatto, una creazione (ritoccata da programmi digitali) finalizzata alla vendita. Sono manichini, come quelli che stanno nelle vetrine dei negozi. Eppure, dicevo, vanno a colonizzare il nostro immaginario, ci suggestionano al punto da credere che quello sia “lo standard”, il modello di bellezza cui tendere. Sapete qual è la definizione scientifica di “normalità”? E’ normale, cioè standard, ciò che è statisticamente più rappresentato. Ovvero è normale tutto ciò che si riscontra con maggiore frequenza nella realtà, cioè ciò che è tipico, generalmente riscontrabile, frequente. Insomma guardatevi in giro: qual è la forma tipica che le donne hanno al supermercato? E davanti le scuole? E a spasso in centro? Possiamo allora smetterla di confrontarci con dei manichini per decidere se siamo belle o meno?

Perché questo è il punto, vuoi essere bella, vero? Non ti resta che fare il primo passo allora: demolisci i condizionamenti mentali. Abbi il coraggio di guardarti e di onorare CHI SEI. Non sei un numero, né quello della taglia né quello del peso. Abbi il coraggio di darti delle priorità e di stare coi piedi per terra. Diventare un manichino non è un obiettivo mica tanto sensato: più opportuno vivere la vita e stare in salute ed in forma. Quale forma? Quella migliore rispetto alla tua individualità, alle tue caratteristiche biologiche ed anagrafiche, alla vita che fai. Quella frutto di una cura e di un amore verso se stessa. Impara ad amarti e scaccia l’autocommiserazione (“non ce la farò mai a non mangiare schifezze”), la sciatteria (“a che serve curarmi, tanto sono brutta”), la pigrizia. Evitando come la peste: le diete fai da te, i digiuni (fanno tanto telenovelas, femmina disperata anni ’80), l’acquisto di capi di abbigliamento di tre taglie inferiori alla nostra (patetico!), l’inclinazione ad utilizzare vestiti vecchi e sformati perché comodi e infallibili nel nasconderci, le seratine strafocandosi di schifezze per consolarsi.

Fai un patto: diventare amica intima di te stessa. Ama il tuo corpo ricercando per lui SOLO IL MEGLIO. Accettarsi significa essere orgogliose della persona che si è, significa ricercare per sé tutto quello che ci fa stare bene, ci nutre (anche spiritualmente o intellettualmente), concorre a renderci migliori. Accettare se stesse non è un verbo passivo: è frutto dell’applicazione costante di una forza di amore verso la nostra persona per estrarne l’essenza più lucente. Vi invito a diventare alchimiste moderne: la ricerca della pietra filosofale, che tramutava tutto in oro, in realtà cercava il modo di estrarre la bellezza da qualunque materia. Tutto ha in sé la propria bellezza: l’arte sta nel farla venire alla luce. Qualcuna ha bisogno di essere sostenuta in un percorso psicoterapeutico perché ha davvero dei blocchi interiori, ma siate fiduciose… partorire è la nostra specialità di genere!!! Questa è la vera bellezza: partorire noi stesse alla vita, far emergere via via la nostra bellezza, che da femmine, riguarderà spesso una conformazione curvilinea, rotonda, qualche volta opulenta in alcuni dettagli. Sei veramente in sovrappeso? Consulta la biologa nutrizionista, che saprà fornirti indicazioni importanti sul tuo stato di salute approntando il regime alimentare personalizzato più adatto per avere energie e salute. Scegli con cura i cibi migliori, componi i tuoi piatti con armonia e ordine. Sequestra un’amica trendy e fatti dare dei consigli: su cosa buttare, cosa acquistare, come abbinare, come esaltare la tua silhouette. Una scollatura, un pizzo, il colore di un rossetto, un sorriso smagliante, una scarpa inusuale ci accendono facilmente, catapultano la nostra immagine in una dimensione frizzante. Entra in un negozio di cosmetici: concediti una seduta di trucco per imparare ad esaltare il tuo sguardo, colora le unghie. Svecchia il taglio di capelli, osa: sei sicura che ti giovi lo stile sempre uguale cui sei affezionata e che non molli da anni? Abbandona le abitudini su comportamenti scelti solo perché comodi: niente bracciali, niente accessori, tacchi mai e poi mai, niente colori accesi. Esci con le amiche; non ne hai? Bene, invita le madri dei tuoi figli per un the/caffè/pasticcini e l’atmosfera sarà subito creata. Dedicati ai tuoi hobby; non ne hai? Mhm: allora siamo nei guai, tocca riprendere contatto con la tua giovinezza, con le energie verdi del desiderio e della voglia, per capire cosa ti piace fare. Stai all’aria aperta, cammina nella natura. Allontana chi senti nocivo o fastidioso.

Spero di averti convinto a fare un nuovo viaggio: alla scoperta di te stessa. Andando oltre gli stereotipi di bellezza e le convinzioni erronee che ti sei cucita addosso e che ti rende prigioniera nella tua stessa pelle. Spero di averti fatto venire la voglia di giocare col tuo corpo, di accarezzarlo e profumarlo, ingioiellarlo e fasciarlo secondo il tuo stile ed il tuo personalissimo gusto. Con orgoglio, con dedizione. Guardati dentro per essere bella. E spegni la tv!

Autore: Barbara Alessio

Mi chiamo Barbara e sono una psicologa psicoterapeuta psicodiagnosta. Da quasi 25 anni accompagno le persone in percorsi di crescita, cura, sviluppo. Parlo alle donne per aiutarle nel loro cammino, per non lasciarle sole, per ascoltarle, sostenerle, sciogliere i loro dolori e spronarle a prendere in mano la loro vita e la loro salute. Psicologa con iscrizione all'Ordine degli Psicologi del Piemonte n. 1839.

Leggi i commenti (2)

  1. Mi sono venute le lacrime agli occhi…
    Grazie e ancora grazie per questo bellissimo articolo!

    1. Cara Carlotta,

      grazie a te per seguirci, leggerci, e lasciarci questo commento che ci fa bene al cuore.
      Sapere che i nostri articoli arrivino alle persone è una cosa bellissima, è lo stimolo migliore che possiamo avere per continuare a lavorare su questo nostro blog e offrire supporto, informazioni e dialogo alle donne che soffrono di PCOS.

      Amiamoci e vogliamoci bene, ne abbiamo il diritto per onorare la nostra femminilità, per goderci la nostra vita.
      Ti abbracciamo forte!