Quello di fare attività fisica è un consiglio che viene sempre dato quando si parla di salute e benessere. Ma molte di noi, per svariati motivi, non riescono ad iscriversi a corsi e palestre oppure non sentono questi ambienti nello loro corde. Abbiamo comunque a disposizione un formidabile strumento di manutenzione della nostra forma fisica e mentale: il camminare. Sapevate che ha grandissimi e svariati benefici?
Nella Medicina Tradizionale Cinese la malattia è intesa come stagnazione, stasi, ristagno mentre la salute è collegata al movimento. Peraltro non ne siamo coscienti, ma anche quando siamo ferme tutto il nostro corpo è impegnato in attività fisiologiche e metaboliche, a partire dal respiro, che infatti, come abbiamo già spiegato in un altro articolo (ma lo riprenderemo qui, niente paura!) è alta tecnologia terapeutica a costo zero, e va giustamente considerato nel nostro programma di benessere. Il messaggio della natura è chiaro: per stare bene dobbiamo muoverci. E camminare all’aperto è un ottimo modo per prenderci cura di noi, che ascriviamo a pieno titolo nell’insieme delle “attività fisiche” di cui parlano i consigli degli esperti. Stiamo parlando di una camminata efficace, che sia a ritmo sostenuto e duri almeno 20 minuti, per almeno 4 volte la settimana.
Ma che cosa vuol dire che fare attività fisica ci tiene in salute? Sicuramente sappiamo che aiuta a ridurre il sovrappeso: ma possiamo sostenere che questo sia un effetto collaterale degli enormi benefici che ci garantisce. Il muscolo scheletrico rappresenta il 40% della nostra massa corporea e ha un ruolo determinante nel mantenerci in salute dal punto di vista metabolico I mitocondri, che sono organelli presenti numerosi in quasi tutte le cellule del nostro organismo, anche nel cervello, sono le centrali energetiche della cellula. Sono deputati al metabolismo ossidativo e sono collegati alla salute delle cellule, dei tessuti, dell’intero organismo. I mitocondri soffrono la sedentarietà (soffrono anche man mano che il corpo invecchia fisiologicamente) e vanno incontro a morte cellulare. L’attività fisica contrasta questo danno profondo e globale: c’è infatti una stretta relazione tra muscolatura in esercizio, salute e longevità, perché essa abbassa lo stress ossidativo ed attiva il rinnovamento dei mitocondri, migliorando l’ossigenazione cellulare. Ciò permette:
- corretto metabolismo di lipidi, insulina e zuccheri (no obesità!)
- ritardo nella senescenza degli organi interni
- prevenzione delle malattie cardiache (il cuore è un muscolo!!!!
- migliore funzionamento del cervello (i mitocondri ci sono anche nei neuroni)
L’attività fisica, soprattutto aerobica, quindi anche le camminate di almeno 20’, ha un’azione neurotonica e neuroprotettiva. Bloccando la perdita di neuroni collegata all’età risulta un potente fattore antiaging.
La “camminata veloce” è insomma un tonico generale, davvero alla portata di tutti. Permette di controllare il peso, migliorare la qualità del sonno, abbassare la pressione arteriosa, rinforzare il sistema immunitario, proteggere dalle malattie cardiache, migliorare il tono dell’umore, potenziare la funzione respiratoria. Ah! Aumenta la libido! Non sono certo effetti trascurabili: ma non è tutto qua. Ciò di cui abbiamo parlato finora, infatti, è un bottino che qualunque esercizio fisico regolare ci garantisce.
Camminare all’aria aperta ci mette a disposizione ulteriori benefici, derivanti dall’essere in mezzo alla natura e dall’attuare uno spostamento nello spazio. Sono orami moltissimi gli studi che affermano come la vita in ambienti tecnici e inanimati, caratterizzati da elementi artificiali (luce, rumori, temperatura, colori, divisione dello spazio) sia un fattore di stress particolarmente incisivo, soprattutto perché costante e praticamente ineliminabile per chi vive in contesti urbani. Che logora l’organismo ed abbassa il tono dell’umore, spegne, appiattisce: stanca. Immergersi nella natura significa rientrare in un ambiente naturale, che immediatamente ed intrinsecamente, per le sue sole caratteristiche, ci sintonizza su un livello di maggiore vitalità. Il Prof. Richard Ryan, che ha studiato a fondo gli effetti positivi della natura sulla mente, ci suggerisce come “La natura è il combustibile dell’anima”. Ha un effetto calmante (colori, profumi, silenzio, orizzonti vasti su cui lo sguardo spazia e riposa) ma allo stesso tempo attivante nei conforti dei sistemi metabolici, rinforzando il sistema immunitario, abbassando la reattività nervosa, migliorando il tono dell’umore. Nutre mente, corpo e spirito.
Camminare ci permette di “staccare”, di bloccare il rimuginio ed i pensieri ricorsivi ed ossessivi (che sono la primaria fonte di inflammaging!, lo stato di infiammazione cronica responsabile degli effetti dell’invecchiamento su cellule e tessuti, substrato di gravi malattie), di abbandonare corazze ed armi: ci fa allontanare dal quotidiano permettendoci di mettere per un po’ tutto tra parentesi. Ritornando al qui ed ora dell’ora e della stagione. Porta l’attenzione su elementi concreti. Gli studi affermano un miglioramento della memoria, un aumento della creatività ed una riduzione dell’ansia. Testimoniano anche un innalzamento dell’autostima, dovuto probabilmente all’allenare la capacità di stare da soli in dialogo con noi stessi, ad attivare il dialogo interiore ed il contatto con le parti più profonde ed autentiche. Bene se ci accompagna il nostro cane, che dobbiamo un po’ sorvegliare, che ci farà sorridere e che ci farà venire voglia di giocare, di esplorare, di “perdere tempo” in quel modo così salutare. Che ci darà modo di ritagliarci un momento di pura gioia ed amore nella relazione con lui.
Quante cose! Camminare è meraviglioso, è il paradigma del viaggio materiale e spirituale, che ci conduce avanti, ci fortifica nella nostra capacità e nel coraggio di spostarci, di affrontare ciò che sta oltre la soglia. Ci fa scoprire fuori e dentro di noi. Ribadiamone le caratteristiche per essere così efficace:
- almeno 20 minuti a passo sostenuto
- consapevolezza al respiro: che sia lento e profondo, in una postura diritta e aperta. Il diaframma è un muscolo, come gli altri va allenato, il suo corretto ed ampio movimento sostiene la salute dei suoi mitocondri. E’ uno dei responsabili dell’equilibrio del nostro organismo in quanto la sua corretta tonicità non solo determina il buon funzionamento dell’apparato respiratorio e circolatorio ma condiziona anche la giusta posizione dello stomaco nella cavità addominale (funzione digestiva) e l’armonia delle curva fisiologica della colonna vertebrale. Il respiro si collega alla frequenza respiratoria e cardiaca ed all’attivazione del sistema nervoso autonomo
- soli, col cane: se si è in compagnia si procede in silenzio raccolto
- vietati gli auricolari: niente musica ne telefonate
- abbigliamento sportivo: comodi e leggeri