Quattro chiacchiere con INFORMACONFEDE

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Sapete quando segui una persona sui social e ti trovi davvero in sintonia sui contenuti e sul modo di vedere il lavoro? E poi con molta timidezza non osi mandarle un messaggio perchè pensi che sia inarrivabile? Ebbene anche a me è successo!

Lei è Federica di www.informaconfede.com, l’anti-personal trainer del web.

Sincera, incredibilmente schietta e soprattutto super professionale, oltre che incredibilmente disponibile. Il suo blog tutto dedicato a chi odia la palestra ma preferisce allenarsi a casa propria o all’aperto, senza dolori muscolari, sovraccarichi ed infiammazioni, ma con ottimi risultati sia fisici che metabolici.

Perchè sono in linea con il suo pensiero?

Perchè da tempo mi scontro con una realtà piuttosto antipatica: donne che vengono da me per migliorare il proprio aspetto fisico e “curare” alcuni aspetti metabolici attraverso un corretto stile di vita fatto di alimentazione adeguata e attività fisica. L’alimentazione funziona e mano a mano la si adatta alle esigenze personali sulla base dei risultati ottenuti ma l’attività fisica spesso non mantiene le promesse. Ovvero, perchè si va in palestra o ci si iscrive a corsi “alla moda” come il CrossfFit, boxe, ecc.? Perdere peso e far emergere e tonificare i muscoli. Ma dopo lunghe ed estenuanti sedute di allenamento, dolore e a volte traumatismi muscolari che costringono a interrompere la frequenza dei corsi, cosa si ottiene? Spesso un peso che non si modifica, forme che non sono quelle armoniche come vorremmo vedere, cellulite che peggiora visibilmente.

Quindi abbiamo coinvolto Federica, per capire qual è il suo punto di vista.

  • Federica, ci illustri la differenza fra la figura professionale del personal trainer e del laureato in scienze motorie? Come ci si “difende” da eventuali pseudo-professionisti del fitness, ovvero quali sono i titoli importanti affinché le persone possano affidarsi senza rischiare di essere seguiti da personale non preparato?

La differenza è abissale:

Il pt sostanzialmente paga un corso di breve durata ( 8 h/ max 6 mesi) facendo un esamino finale generico, mentre un dottore in scienze motorie frequenta un corso di laurea della durata di 5 anni, in una sede universitaria, sostenendo diversi esami in maniera molto approfondita e scientifica.

Poi purtroppo non tutti i laureati in scienze motorie sono impeccabili professionisti.

Sicuramente occorre scegliere con attenzione.

Tra gli scienze motorie spicca colui che ha un’ esperienza più vasta e più varia.

Sono importanti quindi:

  • La formazione universitaria
  • l’ esperienza sul campo
  • l’ attitudine all’ ascolto ed una certa sensibilità.

 

  • Cosa deve chiedere un professionista dell’allenamento quando conosce per la prima volta una donna a cui si rivolge per migliorare gli aspetti metabolici del suo fisico?

il vostro anti personal trainer di fiducia dovrebbe accogliervi con il sorriso senza giudicarvi. Dopo aver fatto un’anamnesi del vostro stato di salute generale (presenza di diastasi addominale, ernie, protrusioni, eventuali prolassi uterini o ipertono del pavimento pelvico ecc.) il personal trainer ideale pianificherà  un programma di allenamento adeguato alla vostra capacità atletica.

È il PT che si deve adeguare a voi e non il contrario come spesso si vede nelle palestre.

  • E che rimando deve dare una all’”allieva o ad una anti-allieva” come feedback dell’allenamento? Come si si deve sentire quando le cose vanno bene o quali sono i segnali di allarme quando l’allenamento non è quello giusto?

L’  allenamento ideale è quel circuito composto da una parte cardiovascolare, una di tonificazione ed una di stretching, che vi permette di lasciarvi una sensazione di energia, leggerezza e benessere.

  • Qual è secondo te, l’attività più consigliata per donne con la PCOS? E quanto frequente deve essere l’allenamento durante la settimana per essere efficace?

Informaconfede segue le linee guida dell’organizzazione Mondiale della Sanità: muoversi il più possibile durante il giorno a prescindere dallo sport (i famosi 10 mila passi)

In linea generale si suggerisce 3 allenamenti alla settimana comprensivi di una parte cardiovascolare, tonificazione a corpo libero o con piccoli attrezzi e stretching.

  • Molte donne immaginano l’attività fisica solo ed esclusivamente in palestra, quindi decidono di non fare nulla perchè non amano l’ambiente che trovano. Forse perchè pensano che sia l’unico modo per fare movimento. Ci sono soluzioni efficaci anche al di fuori di questo contesto?

La palestra è sicuramente un luogo di aggregazione ma, spesso la proposta sportiva si basa più su un ritorno economico di incassi che sul favorire il benessere  dell’individuo.

Ci si può allenare al parco, nel giardino di casa propria, nel soggiorno, nella camera dei bimbi quando sono a scuola ecc.

L’ importante è seguire una metodologia corretta che dia sia risultati estetici che di salute psicofisica.

A tal proposito io alleno un sacco di ragazze di tutte le età, molto diverse tra loro, con delle videoschede (video allenamenti preconfezionati in base ad obiettivi di remise en forme oppure personalizzate)

Grazie Federica!

Autore: Stefania Cattaneo

Sono Stefania Cattaneo e sono una biologa nutrizionista, appassionata di fotografia e di nutrizione applicata alle donne. Lavoro online, per arrivare a tutte le donne, in Italia e nel mondo, che soffrono di PCOS nelle sue varie forme di presentazione. In questo blog, farò del mio meglio per aumentare le tue conoscenze sulla PCOS, una condizione medica, difficile, complicata, delicata ma con la quale si può imparare a convivere. Iscritta all'Ordine Nazionale dei Biologici con numero d'iscrizione: AA_067629.