Perché 28 giorni?

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Ti sei mai chiesta perché proprio di 28 giorni? Di cosa sto parlando? Delle nostre terribili, odiate, fastidiose mestruazioni.

Ammettiamolo: sono una grande scocciatura. Ci rende tristi, svolgiate, piagnucolalose, di pessimo umore. Cambiano il nostro corpo, il peso aumenta e soprattutto ci fa sentire gonfie come palloncini pieni di acqua. Tutto vero…ma se hai la Sindrome dell’Ovaio Policistico… non vedi l’ora che le mestruazioni arrivino per sentirti di nuovo “normalmente funzionante”.

Prima di parlare di cosa è anormale, parliamo di cosa succede quando tutto è come dovrebbe essere.

Partiamo da una domanda: quanto è lungo il tuo ciclo mestruale?

Si calcola partendo dal primo giorno in cui vedi la prima gocciolina di sangue sulle tue mutandine, fino a quando compare la mestruazione successiva.

21 giorni? 28 o fino 45 giorni, per esempio? Chi ha stabilito come dovrebbe essere? La risposta è la Luna! 28 giorni corrisponde al ciclo lunare ed diventato anche il simbolo delle normalità e della salute della funzione riproduttiva. Come la luna che ogni 28 giorni si rinnova, così anche noi donne, ogni mese abbiamo una nuova partenza, ovvero il tempo necessario a scegliere un ovulo, farlo cresce e maturare fino a farlo uscire dal suo guscio protettivo per incontrare uno spermatozoo e preparare l’utero all’ovulo fecondato. Se questo non dovesse accadere, la parte interna dell’utero si modificherà fino ad essere eliminata attraverso la mestruazione (il sanguinamento).

Non preoccuparti se per te non è così: questa è solo la lunghezza più comune e non è detto che sia così per tutte.

Innanzitutto la lunghezza del ciclo varia con l’età. Dopo il nostro primo ciclo (chiamato menarca) e per qualche anno, la lunghezza va dai 35 giorni fino a scendere in media ai 27-28 giorni e così si mantiene per tutto il periodo fertile. Rimane così fino ai circa 40-44 anni per allungarsi di nuovo verso al menopausa. Non è detto che sia sempre lineare e regolare ma possono comparire fisiologiche minime alterazioni.

Ma se le cose cambiano o non sono così? Occorre chiedere consiglio al proprio medico di base e/o al proprio ginecologo di fiducia.

Consultalo quando:

  • Il flusso è, secondo te, troppo abbondante (e vi chiede molti assorbenti) o quando ti senti inondata e vedi sull’assorbente coaguli di sangue.
  • La mestruazione è troppo dolorosa, quando ti senti che questo impedisce di vivere una normale giornata lavorativa o scolastica, quando devi stare ferma a letto, per qualche giorno. Di solito è un disturbo associato ad una iper contrattilità dei muscoli dell’utero. Può capitare che il massimo dolore corrisponda ad una riduzione del flusso di sangue: è normale che accada, ma non è normale che per te sia invalidante.
  • Il flusso dura eccessivamente, più di 6-7 giorni.
  • Il ciclo, che è sempre stato puntuale come un orologio, diventa irregolare. Che sia più lungo o più breve, più abbondante o scarso, lungo o più corto, è normale che cambi agli estremi della vita riproduttiva (vicino al menarca o alla menopausa). Occorre approfondire se questo accade quando tu e il tuo partner state cercando una gravidanza o quando vedi comparire peluria, brufoli o quando vedi che il tuo peso varia velocemente.
  • Quando il ciclo smette di arrivare e si entra in amenorrea (che vuol dire periodo di assenza di ciclo mestruale). Le cause possono essere tantissime. Qui parliamo di PCOS quindi ci viene naturalmente da pensare che questa sia la sola causa, ma non è semplicemente così.
  • Segnalate al medico anche quando vi accorgete di un sanguinamento a metà ciclo (si chiama spotting e corrisponde di solito all’ovulazione) o dopo i rapporti sessuali. Un esame dal ginecologo più approvondito vi rassicurerà.

Il medico in tutti questi casi, ti suggerirà delle indagini approfondite, ma ricordati sempre che anche la tua condotta alimentare e il tuo stile di vita posso essere determinanti.

Ricordati sempre di segnalare al tuo medico se stai o meno seguendo una dieta rigida o hai cambiato abitudini alimentari drasticamente, se ti stai impegnando eccessivamente con lo sport, se hai subìto un trauma o se ti sei spaventata per qualcosa o se sei molto stressata e dormi male.

Perdere peso o aumentare repentinamente può interferire con il normale funzionamento del tuo equilibrio mestruale.

Segnati su un calendario o su una app da smartphone cosa accade al tuo corpo: sarai pronta a farti aiutare e a rispondere al tuo medico ginecologo.

Annota le tue sensazioni, i segni del cambiamento del tuo corpo: sii consapevole di te.

 

Fonte: I problemi delle donne in medicina generale, McPherson A., CIS Ed. 1997

 

Autore: Stefania Cattaneo

Sono Stefania Cattaneo e sono una biologa nutrizionista, appassionata di fotografia e di nutrizione applicata alle donne. Lavoro online, per arrivare a tutte le donne, in Italia e nel mondo, che soffrono di PCOS nelle sue varie forme di presentazione. In questo blog, farò del mio meglio per aumentare le tue conoscenze sulla PCOS, una condizione medica, difficile, complicata, delicata ma con la quale si può imparare a convivere. Iscritta all'Ordine Nazionale dei Biologici con numero d'iscrizione: AA_067629.

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