Perché sto mangiando poco eppure ingrasso? Come mai i pantaloni che ho sempre indossato ora mi stringono e mi segnano in vita?
“Le mie forme stanno cambiando, sarà l’età che cambia o sarà qualcosa d’altro?”
Spesso ce lo chiediamo e le risposte potrebbero essere tante. Cercando in rete anche la PCOS. Ma qui occorre una riflessione.
Il peso non è solo il risultato di una alimentazione eccessiva (anzi, nella PCOS è quasi sempre il contrario!), o della sedentarietà, o della tiroide o di qualche altro interferente.
Ma pensare che sia sempre la PCOS potrebbe farci cadere in errore.
Cos’è la PCOS?
La PCOS è una complessa condizione ormonale e metabolica che ha delle basi genetiche e che coinvolge la donna in età fertile, e che se trascurata porta a delle serie complicanze future. Detto questo, la PCOS può andare in remissione e possono essere controllati sia gli effetti ginecologici (ciclo mestruale, fertilità), sia quelli metabolici (gestione dell’insulino-resistenza) e quelli legati all’iperandrogenismo (peli in eccesso, acne e caduta dei capelli).
Non si può fare diagnosi di PCOS se non si è approfondito il quadro completo con esami del sangue e valutazione del caso nello specifico, perché nella PCOS ogni tassello vale tantissimo e rende il caso estremamente complicato.
Il peso NON rientra, al momento nei criteri diagnostici della sindrome e riguarda in modo trasversale sia le donne magre che quelle in sovrappeso, per indice di massa corporea.
Prendere peso inspiegabilmente non ti collega automaticamente alla PCOS, ma potrebbe essere una campanello d’allarme quando:
- vedi che i peli stanno crescendo in posti che non femminili (mento e collo, intorno al capezzolo, intorno all’ombelico, sul petto);
- hai molti più brufoli di prima soprattutto sul meno;
- il tuo ciclo è meno regolare o salta e lo vedi cambiato dalle tue abitudini.
In questo caso, avverti il medico e parlane con lui per valutare la situazione, perché potrebbe essere PCOS ma non allarmarti prima del tempo. Ma se questi elementi non sono presenti, allora è difficile che sia la PCOS il tuo problema.
Non è il tanto ma il come mangi
Se hai la PCOS, sarà un medico a dirtelo, con esami del sangue alla mano, e da lì in avanti inizierà un percorso di attenzione nei tuoi confronti che ti aiuterà a gestire il tuo quotidiano e darti delle risposte.
La prima è questa.
La PCOS non è sempre legata all’abbondanza di cibo e a pasti troppo ricchi (sono rari i casi) ma è il caso di chi mangiando poco e facendo tanti sacrifici prende peso. Questo vale soprattutto per le donne che soffrono di PCOS di tipo A, la forma più metabolica fra le altre.
Può capitare che si sia sempre mangiato in un certo modo, libero e senza problema e che di colpo senza una ragione, le cose cambino e si inizi ad accumulare peso, prima sull’addome e poi ovunque.
Che si fa? Si toglie questo, si toglie l’altro, si guardano gli altri mangiare con amarezza e la propria condizione fisica peggiora. Penso che uno dei pensieri più ricorrenti siano: “come posso mangiare meno di così?”. Dobbiamo capire insieme come è strutturata la tua giornata alimentare perché spesso il problema non è il quanto mangi ma come mangi.
Quando hai la PCOS è necessario stare fortemente attendi all’equilibrio dei pasti. Peggiorano il quadro gli zuccheri e gli alimenti che lo contengono (snack, bevande zuccherate, dolci, caramelle, ecc.) e i grassi saturi, quelli che trovi nella carne grassa, negli affettati, nei cibi cucinati e conditi con altri grassi animali o vegetali (vedi le margarine che derivano da grassi vegetali che subiscono un trattamento industriale per renderli solidi ed evitare che irrancidiscano).
Ma ormai siamo sensibilizzate a questo, dalle informazioni che arrivano da ogni parte, ed è molto difficile che questo sia IL problema attuale da gestire.
Nella PCOS si aumenta di peso quando la fibra alimentare da verdura ed ortaggi non è sufficiente, quando si mangiano alimenti raffinati ed i cibi pronti pieni di condimenti ed insaporitori. Ma si prende peso anche quando si confonde l’ansia, la noia, la rabbia o la sete con la fame.
Fai una colazione leggera con caffè e qualche fetta biscottata, mangi solo una pasta con la verdura a pranzo e un secondo a cena con un contorno? Sono poche calorie, è vero, ma durante la prima parte della tua giornata, con lo stress della vita quotidiana, è facile che eccesso di insulina e cortisolo possano trasformare facilmente quei carboidrati (magari, giustamente integrali) in grassi.
Ricordati che nella PCOS, l’insulino-resistenza causa una reazione ormonale opposta a quella che ci si aspetta: accumulerai in energia, facendo molta fatica a smaltirla.
Quanto più la glicemia si alzerà dopo aver mangiato tanto più l’insulina sarà secreta dal pancreas e quegli zuccheri circolanti saranno immagazzinati nel fegato, nei muscoli e nel tessuto adiposo. Questo accade in tutti, ma nella PCOS, il quadro metabolico renderà difficile lo smaltimento di questa energia, talvolta anche con l’esercizio fisico.
In più, un eccesso di insulina corrisponde ad un eccesso di androgeni che interferisce con la tua ovulazione mensile e alimenta il circolo vizioso della PCOS.
Vorresti una soluzione facile e veloce (e anche io o i miei colleghi vorremmo lo stesso) ma sia tu che io sappiamo che sarà un percorso, a volte, più lento dell’atteso e che comporta più fatica di chi non ha la PCOS.
Questo non è un mollare le armi e non è un celebrare le sconfitte ma è un farci forza perché la strada potrebbe essere in salita ma ce la possiamo fare, insieme.
Che fare quindi?
Sto dalla mia parte, quella della nutrizionista, ed ecco i miei ragionamenti e consigli:
- Se hai anche il minimo dubbio di avere la PCOS, non aspettare, vai dal medico per un approfondimento sulla tua situazione ormonale e metabolica. Quando la diagnosi sarà fatta, il medico potrà impostare una terapia volta a gestire i tuoi sintomi perché la PCOS non ha la stessa manifestazione per tutte e la terapia va calibrata sul tuo stato clinico e biochimico.
- Fatti aiutare nel far sì che il tuo stile di vita, alimentazione ed attività fisica, sia sano ed adatto alle tue abilità fisiche o atletiche.
- Non sottovalutare alcun sintomo emotivo: ansia, depressione sono segnali importati e che possono peggiorare la qualità della tua vita e coinvolgere anche una alterazione dello stato ormonale (troppo stress = troppo cortisolo = alterazioni del ciclo mestruale).
Porta al tuo nutrizionista o dietologo sulla tua tua storia affinché la documentazione sia chiara e possa aiutare chiunque tu consulterai a trovare una direzione e un punto da cui partire.
Io ritengo che il solo peso, altezza e qualche circonferenza non siano sufficienti a capire la tua situazione corporea.
Per un nutrizionista è fondamentale capire qual è la situazione ormonale e metabolica dagli esami del sangue, e quantificare il tessuto adiposo e la massa magra metabolicamente attiva. Senza questi dati è potrebbe essere difficile capire se stai aumentando di peso per un vero e proprio eccesso di massa grassa (che vuol dire insulino-resistenza nella maggior parte dei casi) o se è il tuo tessuto muscolare ad essere stanco e poco reattivo (perché mangi troppo poco, hai ridotto eccessivamente carboidrati o non stimoli la tua muscolatura con l’attività fisica).
Fai pochi tentativi ma segui una linea dietetica definitiva, che ti insegni a dare al tuo corpo quello che serve sia nella quantità che nella qualità (che deve essere calibrata in seguito alla valutazione dei tuoi risultati) perché più metti il tuo corpo in difficoltà con approcci nutrizionali di ogni tipo, più il tuo corpo diventerà insensibile alle diete successive.
Facile a dirsi purtroppo non é per niente facile trovare dei nutrizionisti specializzati in Pcos dalle mie zone (prov.Catania) quindi ti demoralizzi ancora di più perché ti ritrovi a spendere soldi senza avere il minimo risultato.
Cara Miry, hai ragione: trovare nutrizionisti specializzati in sindrome dell’ovaio policistico non è sempre facile. Anche per questo motivo la dott.ssa Cattaneo, nutrizionista esperta in pcos e fondatrice e sostenitrice di questo blog, ha sentito il dovere di creare uno spazio web dove poter parlare di pcos e nutrizione (ma non solo): per poter essere un punto di riferimento e di informazione per chi cerca notizie su questa sindrome ancora poco conosciuta e dibattuta.
Non demoralizzarti perché questo influenza negativamente la gestione della tua pcos. Purtroppo non esiste un elenco di specialisti esperti in pcos (anche se ci auguriamo possa esserci presto) ma non arrenderti e continua a cercare!
Da parte nostra possiamo dirti che se dovessi venire in Piemonte la dott.ssa Cattaneo sarà felice di averti nel suo studio. Per tutte le informazioni dai uno sguardo qui: https://www.lotusflowerpcos.com/consulenza/