L’emoglobina glicata (HbA1c) è un parametro non sempre valutato nell’ambito della PCOS, ma molto utile per valutare l’andamento glicemico medio e la tua salute metabolica.
Qual è la sua utilità in questo ambito? Sebbene non rientri nei protocolli standard della diagnosi della PCOS, può fornire indicazioni importanti.
La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) si manifesta con la presenza combinata di iperandrogenismo, oligo- o anovulazione cronica e ovaie policistiche.
Si tratta di una sindrome multifattoriale e complessa in cui l’iperandrogenismo è il tratto distintivo della malattia. La maggior parte di chi soffre di PCOS presenta insulino-resistenza e la prevalenza di complicanze metaboliche come il diabete di tipo 2, la dislipidemia e le malattie cardiovascolari è aumentata.
La PCOS è anche stata descritta come uno stato proinfiammatorio in cui l’infiammazione cronica di basso grado gioca un ruolo nello sviluppo di alterazioni metaboliche e disfunzione ovarica. Più infiammazione c’è e minore sarà la qualità dei follicoli e minore sarà anche la qualità ovulatoria.
La PCOS non è il diabete, ma se non trattata può aumentare il rischio di svilupparlo precocemente. La PCOS più che con il livello di zuccheri (glicemia) ha a che fare con gli effetti dell’insulina che è l’ormone controregolatore, capace di gestire la glicemia, ma anche di produrre tutti i segni e i sintomi della sindrome ma è prodotta in eccesso o quando la sua azione è inefficace.
Come si valuta lo stati di salute del metabolismo di una donna con PCOS? Gli esami del sangue, così come tutti gli accertamenti medici dovrebbero riguardare trasversalmente tutti gli aspetti della sindrome, ormonali, metabolici, cardiovascolari, al momento della diagnosi. Alcuni parametri però non rientrano quasi mai nei protocolli di primo livello. L’emoglobina glicata (HbA1c) è uno di questi.
Perché è importante, allora? Alcuni ricercatori hanno ipotizzato che l’aumento dei valori dell’emoglobina glicata possa avere una relazione con i meccanismi dell’infiammazione e dell’insulino-resistenza tipici della PCOS. È quindi utile valutarla, anche nel contesto della PCOS.
Che differenza c’è tra glicemia e emoglobina glicata?
La glicemia è il livello di zuccheri nel sangue misurata che fa riferimento al momento del prelievo. L’emoglobina glicata è una proteina all’interno dei globuli rossi che permette il trasporto di ossigeno e che lega il glucosio. Siccome la sia vita media dura circa 120 giorni, permette di valutare la media della glicemia nei 2-3 mesi precedenti all’esame.
A differenza della glicemia basale, la glicata non è influenzata da cosa si è mangiato il giorno prima e non necessita del digiuno al momento del prelievo. Non è influenzata dallo stress, se non da alcuni farmaci come la metformina usata proprio per il controllo della glicemia.
Maggiore è la concentrazione di questa proteina, minore è il controllo del glucosio e maggiore il rischio di complicazioni del diabete.
Che cosa indica l’emoglobina glicata?
Per valutare l’insulino-resistenza e la salute metabolica in generale di chi soffre di PCOS i test più significativi sono: la glicemia basale, l’insulinemia basale, la curva OGTT, ma potrebbe essere di grande aiuto anche l’emoglobina glicata.
È una misura complementare alla glicemia basale perché alcuni pazienti possono avere valori normali di glicemia a digiuno, ma alte concentrazioni dopo i pasti (questo può mantenere la glicata alta), mentre altri possono avere livelli elevati a digiuno e valori solo moderatamente elevati dopo i pasti.
Quanto deve essere il valore dell emoglobina glicata?
A cosa corrisponde quindi il valore di HbA1c? La tabella sottostante indica i valori medi di glicemia a cui corrisponde:
Emoglobina glicata (%) | Glicemia media (mg/dl) |
---|
5 | 97 (76–120) |
6 | 126 (100–152) |
7 | 154 (123–185) |
8 | 183 (147–217) |
9 | 212 (170–249) |
Quindi, secondo l’American Diabetes Association:
- una persona sana troverà risultati di HbA1c compresi fra 4 e 5.4% (ma è considerato normale un valore inferiore a 6);
- un valore compreso fra 5.7 e 6.5 di HbA1c, fa riferimento ad una intolleranza glucidica che merita attenzione, soprattutto se è presente una familiarità stretta di diabete, nei parenti di primo grado (genitori, fratelli, figli);
- valori superiori a 6.5% rappresentano una glicemia costantemente elevata, tipica della diagnosi di diabete di tipo 2.
Attenzione perché si possono avere però risultati falsamente elevati in caso di emoglobinopatie, anemia da carenza di ferro, avvelenamento da piombo, alcolismo cronico e uso di oppioidi.
Quando l’emoglobina glicata è alta?
L’emoglobina glicata superiore a 5,7% è oggi accettata come biomarcatore per identificare i soggetti a rischio di diabete; un valore superiore a 6.5% è suggestivo di una diangosi di diabete di tipo 2.
Avere un HbA1c superiore a 5.7% indica una maggiore resistenza all’insulina, una risposta insulinica compensatoria inadeguata e un’alterata gestione del glucosio con conseguente un aumentato rischio cardiovascolare e metabolico.
La PCOS alza il valore di HbA1c?
Alcune ricerche hanno valutato che un’HbA1c nella norma, come il 5,3%, possa essere correlato ad un aumento del grado di infiammazione nel contesto della PCOS e possa essere relazionato ad un aumento della PCR.
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