Dare una definizione su cos’è la PCOS, o meglio, la sindrome dell’ovaio policistico, è complesso. È una sindrome fatta di mille sfaccettature, tante forme di presentazione diverse da donna a donna, capace di cambiare nel tempo.
La PCOS non è una malattia di cui è chiara la causa, quindi è eliminabile con una terapia risolutiva, ma è una sindrome caratterizzata da una serie di segni e sintomi, che richiede un trattamento personalizzato, flessibile nel tempo. La terapia al momento non permette di cancellarla completamente, ma di gestirla fino a farla regredire e renderla qualcosa di gestibile, con la quale la convivenza è (quasi) “pacifica”.
La PCOS secondo le nuove linee guida internazionali
In un documento di più di 200 pagine è stato raccolto tutto quello che la PCOS è e non è. Nelle nuove linee guida, concordate e scritte dai migliori specialisti della PCOS nel mondo, si trova l’essenza di questa sindrome, il suo impatto sulla qualità di vita di una donna che ne è affetta ma anche tutto quello che il personale sanitario, dai medici specialisti a tutte le altre figure che ruotano intorno all’assistenza alla paziente, dovrebbe sapere per essere di supporto nel modo giusto.
Primo proposito di queste nuove linee guida: ridurre la variabilità delle cure, ottimizzare la prevenzione delle complicanze e migliorare la qualità di vita delle donne che ne soffrono. Sono linee guida basate sull’evidenza scientifica e serviranno a guidare la pratica clinica e ridurre la variabilità di interpretazioni e cure, in tutto il mondo.
Soprattutto mirano a chiarire la diagnosi, per evitare che si diagnostichi la PCOS quando non c’è. Facendo entrare in una spirale di paure donne che non hanno alcun disturbo legato alla PCOS (ovaio multifollicolare che diventa erroneamente sindrome dell’ovaio policistico), se non un passaggio che potrebbe essere fisiologico, come accade nelle giovanissime.
Un grande passo per la storia di una sindrome che finora è stata non riconosciuta, solo interpretata, gestita con scarsi risultati, e spesso attribuita alle donne, non ascoltandole, e spesso colpevolizzandole. Anzi, per la prima volta nella storia, si parla di come la PCOS impatti emotivamente e socialmente sulla vita delle donne che ne soffrono.
Questo sì che è un enorme passo avanti.
Secondo proposito: rassicurare e informare. In questi anni si è assistito ad un vero e proprio terrorismo psicologico sulle conseguenze della PCOS. Che sono reali, ma ad oggi abbiamo degli strumenti terapeutici e delle strategie di intervento sullo stile di vita, basate sull’evidenza scientifica che permettono di prevenire le complicanze ma soprattutto occorre tranquillizzare le donne con PCOS sul loro potenziale riproduttivo, che è buono e che solo talvolta richiede trattamenti specifici.
Basta col sentirsi dire che: “…con la PCOS ti sarà difficile se non impossibile avere dei figli”! La scienza ha dimostrato che non è così.
Quali sono i sintomi tipici della PCOS?
Partiamo dagli elementi che permettono al medico di fare diagnosi, sulla base gli attuali criteri di Rotterdam, che sono i sintomi caratterizzanti la condizione di PCOS:
- ciclo irregolare e/o disfunzione ovulatoria (che significa che manca l’ovulazione);
- eccesso di ormoni maschili (segni evidenti clinici o biochimici, invisibili ma riscontrati dagli esami del sangue);
- presenza di un aspetto ecografico da PCOS-like (volume delle ovaie aumentato e/o la presenza di 10-12 o più follicoli)
Cosa causa la PCOS?
Non è ancora chiaro cosa causi la PCOS e perché proprio a te sia stata diagnosticata. Molte ipotesi convergono sul definire la PCOS con un disturbo su base genetica, di cui si può essere predisposti o meno.
In alcuni casi, uno stile di vita non ottimale (alimentazione non equilibrata, sedentarietà, stress) può amplificare i sintomi, ma è escluso che la PCOS sia dovuta al come mangi, al tuo peso, alle tue scelte.
Come sapere se ho PCOS?

Ovaio policistico (PCO) o PCOS?
Cisti o follicoli?
Le immagini che circolano confondono. Non ti aspettare di avere delle cisti grandi come nocciole nelle ovaie. Molto spesso si confonde l’aspetto ecografico della PCOS con 1-2 cisti isolate, endometriosiche che nulla hanno a che fare con la PCOS.
Nella PCOS solitamente ci sono 12 o più piccoli follicoli che, sì, appaiono come una collana di perle ma sono minuscoli, meno di 10 millimetri di diametro, capaci però tutti insieme di aumentare il volume dell’ovaio e anche di farlo funzionare in modo anomali.
Questo non è un quadro di dolore, non le sentirai, al contrario di quanto accade nelle cisti vere e proprie, spesso legate all’endometriosi, che sono grandi, sono piene di liquido e. creano un forte dolore pelvico.
Avere l’ovaio multifollicolare significa avere la PCOS?
Sono due condizioni molto diverse e che hanno una evoluzione molto differente nel tempo. Per saperne di più leggi questo articolo.
Perché la PCOS ovaio policistico fa ingrassare?
L’eccesso di peso colpisce la maggior parte delle donne affette da PCOS, anche se varia a seconda delle popolazioni e della geografia, in relazione a fattori ambientali, socioculturali e alla complessa fisiopatologia ed eterogeneità clinica della PCOS.
Tutti gli studi analizzati per compilare le linee guida hanno valutato coplessivamente che il tasso di aumento di peso e l’eccesso di peso sono più frequenti nelle donne con PCOS, rispetto alle donne senza PCOS, e sono fonte di notevole preoccupazione per chi ne soffre soprattutto nella paura di non riuscire a dimagrire. Così come è emerso che le donne con PCOS secondo raccolte di dati (interviste) non paiono avere mediamente un apporto alimentare superiore a chi non ha la PCOS.
La PCOS non dipende da te, non è colpa tua.
Non è ancora chiaro nei dettagli il perché la PCOS tenda a far aumentare di peso, ma si sa che un BMI maggiore di 30 kg/m2, soprattutto se localizzato a livello della pancia, aumenta la resistenza all’insulina e l’iperandrogenismo, peggiorando il quadro clinico della PCOS.
Le ipotesi sono che una dieta non ottimale e la sedentarietà possano complicare il quadro, ma che i potenziali meccanismi di aumento di peso nella PCOS possono essere correlati all’insulino-resistenza e l’iperandrogenismo primariamente ma anche alla disregolazione dell’appetito, alla diminuzione della termogenesi postprandiale e di una abbassamento del tasso metabolico basale.
Il 54% delle donne con PCOS rientra nell’intervallo di BMI di obesità, e in questo caso le complicazioni mediche sono più consistenti ed impattanti.
Creano molta sofferenza sotto tanti punti di vita, non solo fisica ma che tocca anche la sfera emotiva, di autostima, di consapevolezza della propria immagine corporea, coinvolgendo anche i rapporti sociali.
Come si cura la PCOS?
La PCOS necessità un trattamento multidisciplinare perché è una sindrome complessa che abbraccia molti ambiti della clinica e che si modifica nel tempo, nel modo in cui si manifesta.
È molto importante arrivare alla diagnosi precocemente per evitare di cronicizzare delle condizioni mediche che potrebbero migliorare, senza strascichi nel tempo e senza peggiorare la qualità della vita.
La strategia è quella di affrontare la PCOS su più fronti, dando la preferenza a quelli che più impattano sul quotidiano, considerandone l’intensità e gli obiettivi di medio e lungo periodo.
Curare lo stile di vita, partendo dalle scelte alimentari e introducendo un po’ di attività fisica, il controllo dello stress e dagli aspetti emotivi della sindrome, è il trattamento di prima linea su cui eventualmente si possono integrare altri approcci terapeutici.
L’inositolo, pillole estro-progestiniche, insulino-sensibilizzanti come la metformina, antiandrogeni e protocolli per la fertilità sono trattamenti che vanno calibrati sulla base del quadro clinico.
Esiste una dieta per la PCOS?
Le linee guida riportano che al momento non ci sono prove che una tecnica dietetica, per esempio cambiando la proporzione di macronutrienti (pochi carboidrati/molte proteine o pochi carboidrati/molti grassi, ecc.) sia più efficace di un’altra nelle gestione della PCOS ma che sia importante esortare ad una alimentazione sana e bilanciata, personalizzata alle proprie esigenze.
Sebbene non esista una dieta etichettata “per la PCOS”, esistono una serie di accorgimenti che permettono al tuo corpo di spegne il meccanismo su cui la PCOS fa leva: l’iperproduzione di insulina. Più insulina circola e più saranno amplificati i disturbi della sindrome.
Piuttosto che escludere i carboidrati, la ricerca suggerisce che la qualità dei carboidrati nella dieta è importante, e le diete che contengono alimenti a base di carboidrati ad alto contenuto di fibre con un indice glicemico più basso, tra cui cereali integrali, legumi e frutta, sembrano ridurre i fattori di rischio CVD e sono associate alla perdita di peso e a una minore incidenza di diabete e malattie cardiovascolari.
Non è una dieta di privazioni ed esclusioni ma riguardano il mangiare bene, limitando al minimo gli zuccheri liberi fra un pasto e l’altro, facendo scelte sane e varie, adatte al tuo stile di vita. Comporta la presenza delle verdure, la scelta dei carboidrati più adatti e del giusto apporto di proteine ad ogni pasto.
In ogni caso, è fondamentale adattare le eventuali modifiche al tuo modo di mangiare a quello che ti piace e ti soddisfa, con un approccio flessibile, individuale, personalizzato e soprattutto condiviso, evitando diete eccessivamente restrittive e sbilanciate dal punto di vista nutrizionale.
Perché l’obiettivo deve essere uno solo: farti stare bene, anche e soprattutto a tavola.
Cosa rischio se curo la PCOS?
Hai molti strumenti per evitare delle complicazioni future e soprattutto mandare la PCOS in remissione, riducendo molto l’impatto sulla tua vita.
Se però non ti prendi cura di te e della tua PCOS, potresti:
- sviluppare una forma di prediabete o diabete intorno ai 40 anni;
- avere una aumentato rischio di manifestare delle malattie cardiovascolari ed epatiche;
- avere un rischio 3 volte superiore di sviluppare tumore all’endomentrio.
Bibliografia
- International Evidence-based Guideline for the assessment and management of polycystic ovary syndrome 2023
- Helena J Teede et al. Recommendations From the 2023 International Evidence-based Guideline for the Assessment and Management of Polycystic Ovary Syndrome. J Clin Endocrinol Met 2023 Aug 15;dgad463
- Cattaneo S. PCOS. Convivere con la sindrome dell’ovaio policistico. L’era dell’Acquario Ed. 2022.