Una miniera di nutrienti per l’organismo
Le lenticchie appartengono alla famiglia delle leguminose e hanno origini molto antiche. Vengono coltivate in tutto il mondo ma le specie più pregiate sono quelle italiane, in particolare quelle di Castelluccio di Norcia e quelle di Colfiorito ma anche quelle di Ustica, di Villalba, di Altamura, di Leonforte. Le varietà si differenziano per colore (verde, giallo, rosso, marrone, nero) e per taglia (piccole, medie e grandi). In passato venivano definite “la carne dei poveri” per l’elevato potere nutritivo a fronte del basso costo. Le lenticchie infatti sono fonte di proteine, contengono fibre, sali minerali, ferro, fosforo, magnesio, potassio e vitamine del gruppo B. Un alimento ricco per l’organismo ma povero in grassi e calorie e dall’elevato potere antiossidante. Per questi motivi è importante inserire le lenticchie nella nostra dieta e non consumarle solo a capodanno e nelle feste natalizie. Esse possono costituire un buon primo piatto sotto forma di minestra o zuppa, oppure un secondo piatto appetitoso, come crocchette e burger, o semplicemente cucinate in umido. Inoltre usando un po’ di creatività possono essere le protagoniste di antipasti sfiziosi, finger food e insalatone. E’ preferibile l’utilizzo dei legumi secchi che, a differenza di quelli in scatola, non contengono conservanti. A seconda delle qualità possono richiedere ammollo in acqua fredda prima di essere lessate, in ogni caso, rispetto ad altri legumi, i tempi di ammollo sono ridotti e quindi sono più pratiche da utilizzare. Molto impiegate nelle diete vegane per la loro versatilità, sono una vera miniera di nutrienti e ottime alleate di una alimentazione sana ed equilibrata. Un consiglio per gustarle al meglio? Abbinatele a pesce e agrumi, un connubio collaudato ma sempre valido, non ve ne pentirete!