La cellulite

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Pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica o P.E.F.S. … ecco il nome tecnico dell’insopportabile cellulite!

Possiamo essere magre, in sovrappeso, obese, alte, basse, sportive, divano-dipendenti o qualunque donna voi siate ma è molto difficile essere immuni dalla cellulite! Vediamo insieme che cosa accade quando si forma e quali soluzioni abbiamo per combatterla.

Come abbiamo visto la cellulite parte sempre da un problema microcircolatorio e il primo stadio è quello della ritenzione idrica.

Ma quando la cellulite evolve? Queste si hanno quando l’edema (l’accumulo dei liquidi nei tessuti tra una cellula e l’altra) viene trascurato e inizia ad espandersi e a comprimere le cellule adipose contenute nel nostro ipoderma (lo strato più profondo della nostra pelle dove abbiamo il pannicolo/tessuto adiposo); queste, per difendersi dalla compressione, vengono avvolte da fibre di collagene duro e non più elastico. Questo crea la formazione di micronoduli che portano ad una perdita di elasticità della pelle. Risultato? Aspetto a buccia di arancia.

Oltre a ciò, la cellulite può manifestarsi anche a seguito di un aumento di peso; in questo caso le cellule adipose aumentano di volume e vanno a comprimere il sistema circolatorio scatenando poi il processo descritto sopra.

Si passa così da una cellulite edematosa (1°stadio) ad una cellulite fibromatosa dei micronoduli (2°stadio) per poi terminare in una cellulite fibromatosa dei macronoduli (3° stadio) che si presenta quando i micronoduli si uniscono tra loro sino a formare dei macronoduli dolorosi visibili e percepibili al tatto. Si arriva alla sclerosi del tessuto ovvero ad un indurimento tale che crea un vero e proprio esito cicatriziale, più difficile da trattare.

Oltre a questi tre stadi ce n’è anche uno successivo che si presenta quando la cellulite viene trascurata per anni e assume un aspetto “molle” che oscilla con il movimento; questo aspetto riguarda di solito le donne in età avanzata e che producono meno collagene ed elastina, le fibre che mantengono la pelle compatta. Questo ultimo stadio non è più trattabile con i trattamenti estetici.

Non temete: per evitare di arrivare fino a qui, vediamo insieme cosa si può fare. Tenete presente che ognuna di noi avrà bisogno di trattamenti specifici e personalizzati.

Per trattare la cellulite si inizia sempre dal famoso drenaggio e quindi sono validi  i consigli che vi ho elencato parlando della ritenzione idrica.

La differenza tra il combattere la ritenzione idrica e la cellulite è che quest’ultima va trattata con il calore quindi con le termoterapie che vanno ad agire direttamente sugli adipociti e sulla disorganizzazione dei micronoduli, sciogliendoli.

Rientrano in questi trattamenti i fanghi e i bendaggi caldi, le termocoperte e l’utilizzo di apparecchiature quali LPG endermologie, gli infrarossi, la laserterapia, la mesoterapia (trattamento solo medico), gli infrarossi, gli ultrasuoni e la radiofrequenza; quest’ultima è indicata sempre come trattamento finale per stimolare il ringiovanimento cellulare e per tonificare i tessuti ed è molto indicata anche quando alla cellulite si associa flaccidità cutanea.

Le apparecchiature citate sono solo alcune di quelle utilizzabili; per fortuna oggi grazie alla scoperta di nuove tecnologie abbiamo a disposizione tante apparecchiature mediche ed elettro-estetiche capaci di unire diverse azioni e effetti che garantiscono soluzioni concrete e durevoli nel tempo.

I massaggi più indicati in questi casi e, soprattutto se in presenza di sovrappeso e adiposità localizzata, sono il total body o il connettivale che prevedono manovre veloci, decise e energiche come gli impastamenti, gli scollamenti e le frizioni; tutti movimenti profondi destinati a sciogliere gli adipociti e a rilasciare nel sangue i trigliceridi che li compongono che andranno poi drenati.

Le sostanze funzionali indicate per trattare questi stadi sono quelle che si chiamano liporiducenti tra cui la caffeina e i derivati che la contengono (es: tè verde, cola, guaranà), il capsico, il mate, la cannella, il rosmarino… e le alghe come ad es. la quercia marina o alga fucus perché ricche di iodio che ha un forte potere sulla stimolazione metabolica (attenzione se si soffre di problemi alla tiroide).

Inoltre sono utili anche i bagni effettuati con i sali marini, le applicazioni di argilla che ha potere assorbente e delle sedute al bagno turco o in sauna, luoghi in cui viene sfruttato l’effetto del calore legato all’eliminazione delle tossine.

Attenzione che se si è affette da vene varicose o teleangectasie importanti, il calore non fa al caso vostro; in questi casi si prenderanno in considerazione altre soluzioni (tra cui le frigoterapie).

Altri alleati che si possono utilizzare sono le creme cosmeceutiche quelle che abbinano al cosmetico anche una percentuale di farmaco.

In tutti i casi mi raccomando, se siete affette da delle patologie importanti, fate sempre riferimento al vostro medico per capire se potete effettuare senza controindicazioni i vari trattamenti anti-cellulite e nella scelta del professionista, affidatevi sempre al vostro buonsenso e alla fiducia che vi trasmettono le persone.

E poi vi ricordo che il miglioramento dello stile di vita è necessario per coadiuvare qualsiasi trattamento.

Detto ciò, agite e fatelo anche per prevenire!

Bibliografia di riferimento:

Siamo gonfi non siamo grassi – Nicola Sorrentino ed. Mondadori

Autore: Rachele Cipriano

Mi chiamo Rachele e sono una studentessa di estetica professionale, nonché una grande sostenitrice del cambiamento! Mi occupo della bellezza esteriore delle persone per andare a toccare quella interiore, quella che fa stare bene.

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