Gli ormoni della mestruazione

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Troppo lunghe, troppo corte, vengono ogni tanto, vengono troppo spesso, sono troppo dolorose, sono troppo abbondati o solo solo di poche gocce… abbiamo un frasario immenso e mille motivi per odiarle. Eppure senza mestruazioni stiamo male.

Le critichiamo quando ci sono, ma forse se le conoscessimo meglio e fossimo più consapevoli di quello che accade al nostro corpo quando arrivano, forse ci stupiremo di quanto meravigliosamente (ed orgogliosamente) complesse siamo.

Sono certa che questo per te non sia un argomento completamente sconosciuto. Hai sentito parlare di ormoni, di picchi, di follicoli e di molto altro, e forse questo ha creato una certa confusione. Non preoccuparti, in questo articolo cercherò di mettere in ordine le tue conoscenze. Sappi che è un percorso ciclico, che coinvolge molti attori e che quando funziona si ripete da capo ogni mese. Ti sembrerà molto complesso ma, il nostro corpo sa farlo con grande destrezza (quando non si mette di mezzo la PCOS, ovviamente).

Il ciclo mestruale di ogni donna si divide in due parti: la fase follicolare e la fase luteinica, separate dall’ovulazione. La prima fase è quella in cui ci sentiamo belle, snelle ed asciutte, energiche…la seconda è quella in cui prendiamo peso, la cellulite peggiora e la pancia si gonfia, abbiamo fame di dolci e di carboidrati, dormiamo peggio e soprattutto abbiamo un umore tremendo.

Ms andiamo con ordine e partiamo da quando inizia il flusso mestruale (giorno 1: quando vedi le prime goccioline di sangue, ovvero la fase follicolare). Nel tuo ovaio, stanno iniziando a succedere cose strabilianti: l’ipofisi, una ghiandola posizionata al centro del cervello, sta stimolando le tue ovaie ed in particolare lo sviluppo di alcuni follicoli (si chiamano di Graaf, così che tu li possa conoscere) attraverso un ormone, il follicolostimolante (FSH), che porterà a selezionare 1 solo follicolo che, nel corso dei giorni, maturerà contenente un ovulo disponibile ad essere fecondato.

I follicoli che crescono non sono “silenti” ma producono essi stessi un ormone: l’estradiolo.

FSH ed estradiolo, all’inizio del ciclo (quando ancora hai il flusso) sono un po’ in competizione (si chiama in termine tecnico feedback negativo): più sale l’estradiolo (sale anche quando il sanguinamento è terminato, tanto che contribuisce ad arrestare la perdita di sangue verso il 4-5° giorno), meno FSH viene prodotto, fino a quando l’estradiolo sale fino ad un livello così elevato, che l’ipofisi si trova costretta “a cedere” e a liberare ben 2 ormoni, quasi contemporaneamente: LH (si chiama ormone luteinizzante) e di nuovo FSH. Siamo al giorno 12-13 e questo, quando tutto funziona, fa sì che la nostra amata ovulazione si verifichi da lì a 34-36 ore. Cosa succede a questo punto? Il follicolo ovarico prescelto si rompe, libera l’ovulo che si dirigerà verso l’utero attraverso le tube di Fallopio, pronto ad incontrare uno spermatozoo circolante.

La quantità di ormoni cresce progressivamente dopo l’ovulazione e intorno al 18-22° giorno (in un ciclo di 28): questi sono i giorni di massima facilitazione per un eventuale attecchimento dell’ovulo fecondato. Che destino ha il follicolo privato dell’ovulo? Si trasforma in corpo luteo, che prende parte a questo gioco complesso, producendo estradiolo ma soprattutto progesterone, nella seconda metà del ciclo, quella che viene definita fase luteinica. Grazie a questo ormone la cavità uterina si prepara ad accogliere una gravidanza, ma se questa non è in corso, il corpo luteo degenera ed i livelli di progesterone e di estradiolo calano, fino a produrre una nuova mestruazione, ed il ciclo riprende. L’FSH inizia il reclutamento di un nuovo ovulo e siamo pronte ad una nuova partenza.

Quindi perché sanguiniamo?

Perché i vasi sanguigni dell’endometrio (si chiamano esattamente arteriose spirali), tutti compattati sotto la superficie interna dell’utero, poche ore prima che il sanguinamento inizi, vanno incontro ad una forte vasocostrizione che si attenua per favorire il sanguinolento. Per fortuna, dopo qualche giorno di costringono di nuovo, altrimenti il nostro ciclo difficilmente si fermerebbe.

In più, durante la mestruazione, la muscolatura dell’utero si contrare sotto l’effetto di molecole specifiche che si chiamano prostaglandine: sono loro le responsabili del dolore e dei crampi.

Contare i giorni è importante. Per te, qualche dettaglio:

 

  • il tuo ciclo varia di lunghezza perché possono essere richiesti più di 14 giorni per far crescere e far maturare un follicolo correttamente

 

    • La mestruazione si verifica sia che l’ovulazione ci sia stata o meno

 

  • In generale, i cicli senza ovulazione tendono ad essere irregolare, abbondanti e poco dolorosi (ma questo dipende da donna a donna)

 

  • i ginecologi o gli endocrinologi che consulterai, ti chiederanno probabilmente di fare “un dosaggio ormonale = esame del sangue” nelle fasi precoci del ciclo. Vuol dire che il prelievo di sangue lo programmerai entro 3-4 giorni, al massimo, da quando vedi le prime goccioline di sangue. Serve a valutare come lavora la tua ipofisi e controllare i livelli di FSH e LH (se l’LH è elevato, forse la tua ovulazione potrebbe essere a rischio, e ti spiegherò perché).
  • Se il medico ti farà valutare il progesterone fra i giorni 18-22 (se il tuo ciclo è normalmente puntuale) lo farà per valutare che se sia avvenuta o meno l’ovulazione.

Prendi sempre nota di quello che accade al tuo ciclo: questi dettagli sono importanti per il medico che sarà al tuo fianco ed è un modo per essere consapevole di come “funzioni”.

Fonte: I problemi delle donne in medicina generale, McPherson A., CIS Ed. 1997

Autore: Stefania Cattaneo

Sono Stefania Cattaneo e sono una biologa nutrizionista, appassionata di fotografia e di nutrizione applicata alle donne. Lavoro online, per arrivare a tutte le donne, in Italia e nel mondo, che soffrono di PCOS nelle sue varie forme di presentazione. In questo blog, farò del mio meglio per aumentare le tue conoscenze sulla PCOS, una condizione medica, difficile, complicata, delicata ma con la quale si può imparare a convivere. Iscritta all'Ordine Nazionale dei Biologici con numero d'iscrizione: AA_067629.

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