La cannella è la spezia più amica della PCOS che si conosca. Ha un sapore particolare e chi la ama, non può che richiamare alla mente il calore di una buona tisana calda e qualcosa di confortevole ed avvolgente. Ma è anche di grande aiuto per la PCOS, motivo per cui, credo, andrai subito ad acquistarla.
Nessun alimento è miracoloso per la PCOS
Lo ripeto sempre: nessun alimento ha un potere farmacologico, capace di contrastare o risolvere condizioni mediche. Nemmeno se assunto tutti i giorni, nemmeno se assunto in grandi quantità.
Ma il cibo regola oltre a nutrire. E può riequilibrare bene o male.
Di solito siamo abituate a togliere qualcosa dalle nostre abitudini quotidiane. Ci dicono: “Togli questo e quello. Zero zuccheri, niente grassi. E la comunicazione si riempie di divieti e di “Mai più”.
Eppure c’è qualcosa che può essere usata, quindi aggiunta, con un documentato effetto positivo sulla nostra salute, soprattutto per chi soffre di PCOS, come la cannella.
Nulla di medicinale, ovviamente, ma di positivo sì. Capiamo perché.
Cos’è la cannella?
Si ricava dalla corteccia interna dell’albero della famiglia Cinnamomum. Le strisce di corteccia vengono essiccate durante la lavorazione, in modo che le strisce si arriccino naturalmente in rotoli, quelli che trovi in forma di bastoncini di cannella. In seguito, questi bastoncini possono essere macinati in polvere.
Ne esistono di due tipi, con gusti, principi attivi, profili nutrizionali diversi.
- Cannella di Ceylon: conosciuta anche come cannella “vera”, la cannella di Ceylon è originaria dello Sri Lanka. Ha un colore bruno-giallastro e si trova in forma di sottili strisce di corteccia arrotolate in più strati. Ha una consistenza fine, ed ha un sapore delicato e un aroma più fragrante.
- Cannella Cassia: è la varietà più comune che si trova al supermercato. È originaria e coltivata nel sud-est asiatico. La cannella Korintje indonesiana, il tipo di cannella più consumato a livello globale, ha un sapore più dolce e delicato, mentre la cannella Saigon vietnamita ha un sapore e un aroma intensi.
Il sapore e il gusto sono dovuti ad un composto chimico presente nell’olio di corteccia di cannella: la cinnamaldeide, che è responsabile della maggior parte dei benefici della cannella per la salute.
Cannella e PCOS: 6 buoni motivi sul perché sono buone amiche
Sebbene siano necessarie ulteriori ricerche, alcuni studi suggeriscono che la cannella possa avere numerosi benefici per la salute della PCOS.
- Può migliorare la regolarità del ciclo mestruale: uno studio del 2014 ha osservato cicli mestruali più frequenti nelle pazienti PCOS che assumevano integratori di cannella (1,5 g/die) rispetto al gruppo placebo PCOS, oltre a ridurne il dolore. Dou et al. hanno anche riferito che la cannella ha la capacità di abbassare i livelli sierici di LH e testosterone, di ripristinare la ciclicità mestruale e di recuperare la morfologia dell’ovaio indotta dallo stato PCOS (tasso di recupero del 68%).
- Può ridurre l’AMH: Uno studio del 2017 ha dimostrato una diminuzione significativa del livello di AMH tra le donne che hanno assunto 100 mg di cannella per 6 mesi.
- Può abbassare glicemia e insulinemia: un piccolo studio del 2007 ha dimostrato una riduzione significativa della resistenza all’insulina nelle donne con PCOS che hanno assunto integratori di cannella per 8 settimane rispetto al gruppo di controllo. Un altro studio ha dimostrato che l’assunzione di cannella può ridurre i livelli di glucosio post-pasto ritardando la digestione dei carboidrati. La cannella sembra agire aumentando la fosforilazione dei recettori dell’insulina, con conseguente miglioramento della funzione e della sensibilità all’insulina.
- Può avere una buona attività antiobesità: è stata confermata dagli effetti osservati della cinnamaldeide, sulla differenziazione dei pre-adipociti.
- Può ridurre l’infiammazione: molti studi hanno evidenziato che gli antiossidanti presenti nella cannella, come i polifenoli e la cinnamaldeide, possono avere un effetto antinfiammatorio, nelle donne con PCOS.
- Può ridurre i livelli di colesterolo: uno studio clinico randomizzato e controllato in doppio cieco condotto su donne affette da PCOS ha dimostrato che l’integrazione con 1,5 g di cannella per 8 settimane ha ridotto significativamente il colesterolo totale, il colesterolo LDL e i trigliceridi. L’integrazione di cannella ha mostrato anche un miglioramento della concentrazione sierica di HDL.
Come agisce la cannella nella PCOS
La cannella e i suoi principi attivi, come la cinnamaldeide, il cinnamato, l’acido cinnamico e l’eugenolo, sotto forma di estratti acquosi e alcolici, hanno un effetto anti-obesità attraverso la riduzione della grelina, dell’insulino-resistenza, della lipolisi, della lipogenesi e dell’assorbimento dei lipidi nell’intestino tenue.
Questi composti possono avere un’attività insulino-simile, ormai accertata.
L’attività biologica insulino-simile è probabilmente legata ad alcuni componenti purificati della cannella, in grado di potenziare l’attività dell’insulina, l’assorbimento del glucosio e l’espressione del recettore dell’insulina e del trasportatore del glucosio 4 (GLUT4).
Come usare la cannella, nei tuoi piatti PCOS-friendly
Ci sono mille e più modi per usarla! Aggiungi circa ½ cucchiaino di cannella in polvere a:
- le tue bevande calde – caffè e tè, al posto dello zucchero o come infusi caldi;
- al porridge o i fiocchi d’avena caldi o tiepidi;
- allo yogurt o alle tue bevande vegetali;
- agli smooties o ai frullati di frutta e verdura;
- alla frutta fresca o grigliata, come pere e mele;
- all’impasto dei pancake del mattino;
- alle preparazioni salate come gli spezzatini, al pesce (ne esalta il sapore, soprattutto del pesce spada) e il riso pilaf o il basmati (con lo zenzero);
- ad alcuni condimenti come le tajine e i chutney o al brodo prima che arrivi a bollore.
Abbinala allo zenzero: uno studio iraniano del 2022 su 100 donne con PCOS, ha mostrato come, l’integrazione di cannella provoca riduzioni della resistenza all’insulina e del livello di testosterone simili a quelle della metformina. L’integrazione di zenzero ha ridotto l’FSH e l’LH, effetti ormonali non riscontrati in seguito all’assunzione di metformina.
Nel complesso, l’integrazione di cannella e zenzero può dare un grande aiuto alle donne con la PCOS.
Quanta usarne? Less is more!
La maggior parte degli studi riguarda l’utilizzo di integratori a base di cannella, la maggior parte dei quali si aggira intorno a 1,5 g (pari a circa ½ cucchiaino al giorno). Non superarla, anche come componente di integratori.
Quindi l’aggiunta di quantità moderate di cannella agli alimenti va bene, aggiungerne troppa no.
Mangiare molta, troppa, cannella, soprattutto la varietà Cassia potrebbe essere dannoso per il fegato. La cumarina, un ingrediente presente in alcuni prodotti a base di cannella, può causare problemi a questo organo, ma la quantità assunta è talmente piccola che probabilmente non costituisce un problema.
Infine, assicurati che la cannella sia quella di Ceylon che ha maggiori benefici e un sapore più delicato.
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