Acne: in quale fase ti trovi?

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Per alcune donne affette da sindrome dell’ovaio policistico, l’acne è un problema con cui convivere.

Si tratta di una malattia cutanea di tipo infiammatorio determinata dall’apparato pilo-sebaceo: si sviluppa tendenzialmente sulle pelli  grasse in cui vi è un’iperproduzione di sebo da parte delle ghiandole sebacee.

Le zone di maggior interesse per lo sviluppo dell’acne è il viso ma a volte si sviluppa anche sul collo, sull’addome, sulla schiena sino a raggiungere talvolta i glutei.

Diverse sono le cause di insorgenza ma quella di nostro interesse riguarda i fattori ormonali e gli squilibri di origine ovarica che vanno ad intaccare il normale lavoro delle ghiandole sebacee.

Ciò che mi piacerebbe illustrarvi è che l’acne è una malattia che presenta degli stadi evolutivi e che per ognuno di essi esiste una soluzione per prendersene cura e per tentare di prevenire l’insorgenza della fase successiva.

Altresì è bene sapere che la cura dell’acne in fase attiva è di competenza medica e che è possibile effettuare sia trattamenti medici sia estetici durante il percorso di prevenzione, durante il trattamento farmacologico e nella fase post-acneica. La scelta del professionista dipende dalla rilevanza acneica presente.

Vediamo insieme gli stadi evolutivi:

La prima fase dell’acne è quella comedonica in cui si presentano molti punti neri e punti bianchi di cui ci si vorrebbe sbarazzare in fretta (inizialmente si potrebbe pensare di avere solo una pelle grassa).

In questa fase ciò che vi sconsiglio è di liberarvi dei comedoni in maniera autonoma; questo per evitare di peggiorare la situazione aumentando la proliferazione batterica; vi consiglio invece di optare per dei cicli di pulizie viso presso un centro estetico in cui fondamentale sarà la disinfezione accurata del vostro viso per tentare di prevenire l’insorgere delle fasi successive.

La seconda fase è quella dell’acne papulosa; si presenta quando i punti neri vengono trascurati e vengono completamente occlusi dalla cheratina formando un rilievo privo di foro d’uscita.

La terza fase è quella dell’acne pustolosa: è la conseguenza della fase precedente ed è causata dall’insorgenza dell’azione di alcuni batteri normalmente presenti sulla nostra pelle (es: Propionibacterium acnes) che provocano la formazione di pus.

Attenzione: le papule e le pustole (i brufoli) non vanno assolutamente schiacciate perché potrebbero aumentare il rischio di lasciare segni cicatriziali sulla vostra pelle e diffondere i batteri!

La quarta fase si chiama nodulare-cistica; in questo caso l’infiammazione penetra in profondità e si ha la formazione di noduli che spesso si trasformano in vere e proprie cisti profonde formate da collagene duro che sono una sorta di difesa del nostro organismo dall’infiammazione in corso.

La quinta e ultima fase è quella dell’acne cicatriziale e si presenta alla fine di tutto questo percorso; la pelle stressata rilascia cicatrici che posso risultare butterate, in rilievo, cheloidee (simili ad un cordone) o iperpigmentate ovvero macchie scure.

E’ bene precisare che queste fasi non si manifestano in successione obbligata e non per tutte le persone l’acne si sviluppa sino ad arrivare agli esiti cicatriziali; ognuno ha il proprio percorso e per ognuno la cura e i trattamenti devono essere personalizzati.

Il messaggio che vorrei trasmettervi è  che per ogni fase c’è una soluzione e che l’errore più grave che si possa commettere è trascurare il problema; è assolutamente necessario affrontarlo e farlo per tempo sia che voi siate affette da PCOS o sia che voi siate soggette al problema per altri motivi!

Il ginecologo, il dermatologo o l’endocrinologo potranno aiutarvi nel trovare la causa della vostra acne e il giusto trattamento farmacologico per alleviare e curare l’infiammazione.

Successivamente sia essi sia il medico estetico potranno curare le varie fasi con diverse soluzioni: ad esempio peeling chimici ad azione antimicrobica per le fasi papulo-pustolose, peeling ad azione abrasiva e levigante per rigenerare il tessuto deturpato per la fase cicatriziale oppure potranno avvalersi di varie terapie tra cui quella laser utili a risolvere l’inestetismo.

L’estetista invece, oltre ad effettuare trattamenti sebonormalizzanti e antisettici, potrà agevolare il rinnovamento cellulare anche post acneico effettuando degli esfolianti a base di acidi derivanti dalla frutta (alfa idrossi acidi, es. acido glicolico o mandelico) e utilizzando delle apparecchiature estetiche ad azione disinfettante e ossigenante (azione tipica dell’ozono) al fine di rendere la pelle più luminosa.

Inoltre, si possono effettuare dei massaggi per la riattivazione del microcircolo cutaneo e della circolazione linfatica e sanguigna per agevolare lo smaltimento del materiale di scarto prodotto dal nostro organismo e aiutare la rigenerazione dei tessuti (es. massaggio linfodrenante e connettivale).

Un ultimo consiglio riguarda il trattamento domiciliare che è FONDAMENTALE! Vi invito ad utilizzare dei cosmetici possibilmente di origine vegetale privi di sostanze nocive per la vostra pelle che potrebbero occludere ulteriormente i vostri pori ed essere troppo aggressivi (attenzione anche ai cosmetici per il trucco), meglio pochi prodotti ma buoni! E tanta tanta costanza e pazienza.

Autore: Rachele Cipriano

Mi chiamo Rachele e sono una studentessa di estetica professionale, nonché una grande sostenitrice del cambiamento! Mi occupo della bellezza esteriore delle persone per andare a toccare quella interiore, quella che fa stare bene.